Di seguito il comunicato della FLC CGIL dell’Istat del 27 giugno 2024.
ARTICOLO 15: PROCEDERE RAPIDAMENTE E BENE+
Sono passati oltre 2 mesi e mezzo dall’incontro sindacale dello scorso 4 aprile tra il presidente e le organizzazioni sindacali sul nuovo bando ex art. 15. Nel frattempo è uscito il decreto di riparto dei fondi destinati dalla legge di bilancio per i passaggi di livello art. 15 dal III al II livello: per l’Istat dovrebbero essere 2 milioni 119mila 174 euro.
Rimangono ignote le decisioni dell’amministrazione in merito alle questioni più rilevanti sul nuovo bando, già segnalate durante l’incontro dello scorso 4 aprile e che qui riepiloghiamo:
– Va trovato il modo di utilizzare appieno le risorse stanziate ad hoc della legge di bilancio, nel corso del 2024: è infatti altamente probabile che in caso di mancato utilizzo anche parziale i fondi possano essere impiegati altrimenti, e andrebbero dunque persi. Per questo è importante non seguire il metodo di calcolo del “costo medio” e invece calcolare i corretti differenziali a posteriori (prevedendolo già nel bando), come accaduto con lo scorrimento degli idonei dello scorso anno. La conseguenza è che il numero dei posti a concorso nel bando deve essere provvisorio e che non vanno inserite soglie di idoneità o punteggi minimi. Utilizzare il mero calcolo del “costo medio” porterebbe ad avere meno della metà dei passaggi altrimenti possibili
– Vanno diminuiti i punteggi destinati a valutazioni discrezionali
– Vanno invece aumentati quelli per titoli certi, a cominciare dall’anzianità
– L’eliminazione del colloquio sarebbe utile inoltre a velocizzare i tempi di svolgimento della procedura
– Devono essere valutati l’attività e i titoli relativi a tutti i profili e livelli e non solo a quello di attuale inquadramento o a un “arco temporale definito”
– L’introduzione delle aree (corrispondenti ai dipartimenti) sembra aver generato molta confusione e potrebbe penalizzare i colleghi con percorsi professionali “misti”. Per questo si possono mantenere i concorsi unici per profilo, prevedendo commissioni rappresentative delle differenti attività presenti in Istituto.
Ad oggi non è stato calendarizzato l’incontro con le organizzazioni sindacali che era stato concordato a inizio aprile e continuamente sollecitato nelle scorse settimane dalla FLC CGIL, nel quale l’amministrazione avrebbe informato i sindacati prima di pubblicare il bando. E siamo a fine giugno: va calendarizzata immediatamente la riunione! Appare sempre più probabile che, come da tradizione, i lavoratori e le lavoratrici dovranno passare le settimane estive a preparare documenti e curriculum.
Un bando articolo 15 che porti tanti colleghi dal III al II livello (che non deve essere l’ultimo, anzi dovrebbe esserne già programmato un altro nel 2026!) è uno degli strumenti da mettere in campo per affrontare il problema prioritario dell’Istituto in questo momento per quanto riguarda la valorizzazione del personale: quello de ricercatori e tecnologi di III livello, soprattutto quelli assunti negli ultimi anni, che si ritrovano con retribuzioni inadeguate al ruolo, all’impegno richiesto e al bagaglio professionale acquisito. È chiaro quindi che va riaperta urgentemente in parallelo la
questione del salario accessorio dei I-III, utilizzando tutti gli strumenti per aumentarlo, adeguando la IOS (indennità per oneri specifici) a quella degli altri enti di ricerca.
Anche per questo stiamo predisponendo come noto un ricorso collettivo per il riconoscimento dell’anzianità e del maturato economico per chi è passato dal V e IV livello negli scorsi anni al III, sia con il concorso pubblico, sia attraverso le selezioni ex art. 22.
La valorizzazione del personale deve riguardare anche i ricercatori e tecnologi di II livello, in alcuni casi fermi nel livello da molti anni e penalizzati nell’ultima procedura art. 15. Auspichiamo che l’Istituto reperisca le risorse necessarie per bandire un numero adeguato di posti anche per il passaggio al I livello.
FLC CGIL ISTAT, 27 giugno 2024