Roma, 29 maggio – Dal 27 maggio, dopo 4 anni di presidenza della Prof. Maria Chiara Carrozza, giunta al termine del suo mandato, il CNR è senza guida e senza legale rappresentante. Il mandato del Direttore Generale, come da Statuto del CNR, è legato a quello del Presidente, ed è quindi scaduto. Scaduti da tempo anche 3 membri del CdA, che non ha al momento potere decisionale in quanto ben al di sotto del numero legale.
“La Ministra Bernini, a cui spetta il compito di nominare il Presidente del CNR, scegliendo fra una rosa di candidati selezionati da una apposita Commissione, ad oggi non ha indetto la call per la candidatura a guidare l’Ente e non ha nemmeno indicato i membri del CdA dalla rosa di nomi proposti da CRUI, Conferenza Stato-regioni e Confindustria.” È quanto si legge in una nota della FLC CGIL.
“Inoltre, nel corso del question time di ieri alla Camera dei Deputati, dopo l’interrogazione parlamentare presentata da PD e IDP ‘sulla nomina del nuovo Presidente del CNR e sull’Ipotesi di commissariamento dell’Ente’ – continua la nota-, la Ministra non ha mancato, ancora una volta, di far emergere la sua scarsa conoscenza del CNR, del suo Statuto e delle sue strutture, liquidando con uno ‘stiamo procedendo’ quello che è un passaggio istituzionale che il Governo deve al personale del CNR”.
Per la FLC CGIL: “È inaccettabile il comportamento della Ministra dell’Università e della Ricerca e di tutto il Governo, che non hanno lavorato all’avvicendamento alla guida dell’Ente, portandolo di fatto a una situazione di stallo con grave danno per la quotidiana attività dell’Ente, per la sua immagine e per tutto il personale”.
“La Ministra e il Governo tradiscono la scarsa considerazione che nutrono verso la ricerca scientifica e verso il più grande Ente di Ricerca pubblica in Italia, che viene così umiliato assieme a tutte le lavoratrici ed i lavoratori che ne sono il fulcro e che ogni giorno ne portano avanti le attività e ne garantiscono l’eccellenza”. Conclude la nota.