Nei giorni scorsi il Senato ha approvato con numerosi emendamenti il decreto legge anticipi (decreto legge 145/23) che ora è all’esame della Camera dei deputati. Come di consueto il provvedimento sarà approvato senza modifiche e con il voto di fiducia nei prossimi giorni.
Analizziamo i principali contenuti che hanno ricadute sui settori della conoscenza.
Anticipo rinnovi contratti pubblici
Viene confermata la norma secondo la quale nelle more della definizione del quadro finanziario complessivo relativo ai rinnovi contrattuali per il triennio 2022-2024, l’indennità di vacanza contrattuale (IVC) attribuita al personale a tempo indeterminato dipendente dello Stato, sia incrementata nel mese di dicembre di un importo pari a 6,7 volte il relativo valore annuale attualmente erogato.
L’incremento viene attribuito a valere sul 2024. Conseguentemente, configurandosi come anticipazione, andrà poi scontato (nel 2024) dall’erogazione della medesima indennità o dagli aumenti a regime che vi saranno con i rinnovi contrattuali.
L’anticipo non rileva ai fini dell’attribuzione dell’esonero parziale dei contributi previdenziali a carico dei lavoratori dipendenti previsto dalla normativa vigente.
Per questa operazione sono stanziati 2 miliardi di euro di cui 1,328 miliardi di euro vanno ai lavoratori della scuola e poco più di 13 milioni ai lavoratori del settore afam.
Le università e gli enti di ricerca possono erogare al proprio personale dipendente a tempo indeterminato tale incremento con oneri a carico dei propri bilanci
Su questa mancia natalizia la FLC CGIL ha da tempo espresso una posizione molto critica.
Incarichi temporanei del personale ATA a supporto degli investimenti del PNRR e di Agenda sud
Approvato un emendamento che prevede che possano essere messi a carico del PNRR gli incarichi temporanei del personale tecnico e amministrativo già attività per l’a.s. 2023/24 sia per il PNRR che per Agenda sud.
Tali contratti sono conferiti per singoli anni scolastici previa comunicazione al Ministero dell’istruzione e cessano entro e non oltre il 30 giugno 2026.
Le istituzioni scolastiche sono autorizzate a porre a carico del PNRR esclusivamente le spese per il personale effettivamente impegnato nella realizzazione dei relativi interventi nel limite complessivo di 60 milioni di euro annui per ciascuno degli esercizi 2024, 2025 e 36 milioni di euro per il 2026. Il Ministero dell’istruzione, sulla base della comunicazione preventiva delle scuole, provvede al monitoraggio di tali contratti al fine del rispetto del limite di spesa e del raggiungimento del target finale.
Ai relativi oneri si provvede a valere sul Piano nazionale di ripresa e resilienza, nei limiti della percentuale delle spese generali dell’investimento, in misura comunque non superiore al 10 per cento del correlato finanziamento PNRR o dei costi indiretti.
PNRR ed edilizia universitaria
Istituito un Fondo, nel bilancio del Ministero dell’università e della ricerca, finalizzato alla corresponsione di tutti gli importi dovuti a titolo di co-finanziamento nell’ambito delle procedure amministrative in materia di alloggi e residenze per studenti universitari. Il fondo ha lo scopo di sostenere gli studenti della formazione superiore e di incrementare la disponibilità di alloggi e posti letto per gli studenti fuori sede mediante l’acquisizione del diritto di proprietà o, comunque, l’instaurazione di un rapporto di locazione o altra forma di godimento a lungo termine o il rinnovo a lungo termine di contratti di locazione già in essere da parte di soggetti pubblici e privati in relazione ad immobili adibiti a residenze universitarie. Il fondo è pari a euro 96.570.000 per l’anno 2023, per poi calare fino a 129.000 euro nel 2053. L’istituzione del Fondo è coerente con la rimodulazione dell’obiettivo M4C1-28 – riforma 1.7 del Piano nazionale di ripresa e resilienza.
Il MUR, entro il 30 giugno 2026, effettua il monitoraggio degli interventi di cui sopra, tenendo conto della quota di alloggi eventualmente riconosciuti ammissibili, da parte della Commissione europea, ai fini del conseguimento dell’obiettivo M4C1-28 – riforma 1.7 PNRR.
Con uno specifico emendamento è previsto il trasferimento di immobili, a qualsiasi titolo, anche in corso di costruzione, oggetto di cofinanziamento nell’ambito delle procedure in materia di alloggi e residenze per studenti universitari, ai Fondi di investimento alternativo (FIA) italiani immobiliari.
Proroga in materia di lavoro agile
Prorogato al 31 marzo 2024 il diritto allo svolgimento della prestazione in modalità agile dei lavoratori del settore privato che abbiano almeno un figlio minore di 14 anni a condizione che:
- tale modalità sia compatibile con le caratteristiche della prestazione,
- nel nucleo familiare non vi sia altro genitore beneficiario di strumenti di sostegno al reddito, in caso di sospensione o cessazione dell’attività lavorativa,
- non vi sia genitore non lavoratore.
La prestazione lavorativa in lavoro agile può essere svolta anche attraverso strumenti informatici nella disponibilità del dipendente qualora non siano forniti dal datore di lavoro.
Reclutamento dei dirigenti scolastici
Il bando di concorso per l’assunzione di dirigenti scolastici potrà essere emanato con provvedimento del solo Ministero dell’istruzione. Espunto il riferimento alla partecipazione nella definizione del provvedimento dei Ministri dell’università e della ricerca, per la pubblica amministrazione e dell’economia e delle finanze all’emanazione.
Misure per le scuole dell’infanzia paritarie
Assegnato un contributo aggiuntivo pari a 50 milioni di euro per 2023 per le scuole dell’infanzia paritarie.