Il 14 ottobre, lo sblocco delle funzioni per l’utilizzo della carta elettronica per l’aggiornamento e la formazione (Carta del docente) ha riservato un’amara sorpresa ai docenti precari. Non solo, infatti, non è stata confermata la norma, prevista dal DL Infrazioni 2023, che estendeva ai docenti con incarico al 31 agosto il riconoscimento della card, ma sono state azzerate le somme non spese entro il 31 agosto 2024.
Si tratta di un’ulteriore grave discriminazione ai danni del personale precario, a dispetto del recente deferimento dell’Italia alla corte di giustizia da parte della Commissione Europea proprio per questo motivo.
La FLC CGIL ha inviato al Ministero dell’istruzione una lettera nella quale denuncia la mancata attribuzione dei residui, avvenuta senza che agli interessati fosse dato alcun preavviso, e chiede di accreditare urgentemente tali somme, al fine di evitare un’ulteriore palese disparità ai danni dei docenti precari oltre che una diffusa azione vertenziale da parte di tutti gli interessati.
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Roma, 18 ottobre 2024
Al Prof. Giuseppe Valditara
Ministro dell’Istruzione e del Merito
Al Prof. Avv. Giuseppe Recinto Capo di Gabinetto MIM
Oggetto: Riconoscimento risorse residue Carta del Docente 2023/2024 ai docenti precari.
La scrivente organizzazione sindacale del Comparto Istruzione-Ricerca è venuta a conoscenza che ai docenti precari con incarico al 31 agosto nell’anno scolastico 2023/2024, non sono state attribuite le risorse relative alla Carta del Docente non spese nel suddetto anno.
Tali risorse residue non sono state riconosciute neppure ai docenti con contratto a tempo determinato finalizzato all’immissione in ruolo.
L’art. 6 del D.P.C.M. del 28 giugno 2016 stabilisce chiaramente che le somme non spese entro la fine dell’anno scolastico devono essere rese disponibili per l’anno successivo; il Decreto Legge 13 giugno 2023 n.69, estendendo ai docenti con contratto di supplenza annuale su posto vacante e disponibile per l’anno 2023 il riconoscimento della Carta del docente, non prevede alcuna disposizione difforme per i docenti precari.
La sottrazione degli importi residui, inoltre, è avvenuta senza che agli interessati fosse dato alcun preavviso.
La scrivente organizzazione sindacale chiede pertanto di ripristinare le funzioni per il riconoscimento di tali somme, al fine di evitare un’ulteriore palese disparità ai danni dei docenti precari oltre che una diffusa azione vertenziale da parte di tutti gli interessati.
Tale intervento risulta essere ulteriormente necessario alla luce del deferimento dell’Italia alla Corte di Giustizia da parte della Commissione Europea per l’utilizzo abusivo e reiterato dei contratti a tempo determinato e per le condizioni di lavoro discriminatorie previste dal sistema scolastico italiano.
Certi di un sollecito riscontro, inviamo cordiali saluti.
Il Segretario generale FLC CGIL
Gianna Fracassi
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