La FLC CGIL di Napoli, nell’ambito della mobilitazione che ha portato alla proclamazione dello sciopero dei settori della conoscenza per il 31 ottobre 2024, ha organizzato per giovedì 24 ottobre 2024, dalle 9.00 alle 13.00, presso l’Aula De Sanctis della Sede Centrale dell’Università Federico II di Napoli, una tavola rotonda intitolata
“LA NUOVA EMERGENZA UNIVERSITARIA”
Risorse, precariato, telematiche, quale futuro per l’università pubblica?
durante la quale si approfondirà il futuro dell’università pubblica in Italia, in un contesto in cui, a fronte di un’inflazione di circa il 17% nell’ultimo triennio, sono stati stanziati fondi per il rinnovo contrattuale che farebbero perdere il potere d’acquisto degli stipendi di circa il 12% (la perdita media per il personale TAB università, che ha già la retribuzione media più bassa del pubblico impiego, sarebbe dal 2024 di circa 2.900 euro l’anno), il Fondo di Finanziamento Ordinario è stato tagliato mettendo a repentaglio la sostenibilità finanziaria di diversi atenei e la tenuta del sistema universitario, il rapporto tra personale e numero di studenti è al di sotto della media europea, aggravato da inique condizioni di lavoro dei precari che le recenti scelte politiche rischiano di aggravare ulteriormente rendendo residuale il ricorso al contratto di ricerca e aumentando invece l’utilizzo di strumenti che permettono di “pagare” poco il lavoro di ricerca. Quindi, un contesto in cui siamo fanalino di coda a livello internazionale in quanto a risorse e diritto allo studio, appesantito anche dalle criticità causate dalle degenerazioni di alcune università telematiche.
Dopo un’introduzione di Ottavio De Luca (Segretario Generale della FLC CGIL Napoli e Campania), vi saranno gli interventi di Alessandro Arienzo (Docente dell’Università “Federico II” di Napoli), Claudio Musicò (del Centro Nazionale FLC CGIL) e Marialuisa Stazio (Docente dell’Università “Federico II” di Napoli), seguirà il dibattito tra tutti i presenti.
Con l’intervento di Gianna Fracassi (Segretaria Generale della FLC CGIL Nazionale), si concluderanno, quindi, i lavori della mattinata.