Fondo Asilo, Migrazione e Integrazione 2021-2027: un nuovo bando stanzia 25 milioni di euro per progetti di integrazione scolastica

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L’Autorità di gestione FAMI ha emanato l’“Avviso pubblico per la presentazione dei progetti da finanziare a valere sul Fondo Asilo, Migrazione e Integrazione 2021-2027”, destinati a “Interventi di rafforzamento dell’integrazione scolastica di alunni e studenti di Paesi terzi 2023-2026”.

Allo scopo sono stanziati 25 milioni di euro.

Partendo dal riconoscimento della ricchezza e della complessità determinata dalla presenza di alunni provenienti da contesti migratori, che oggi si attesta su circa il 10% del totale della popolazione scolastica, e dall’aumento del numero di bambini e ragazzi non accompagnati, il progetto intende promuovere la realizzazione di interventi mirati a sostegno delle scuole e dell’utenza, volti a rafforzare le politiche di integrazione scolastica, con particolare attenzione ai contesti multiculturali e periferici e ai soggetti più vulnerabili.

È stato definito un tetto massimo di risorse per ogni Regione, costituito da un contributo fisso pari a 200mila euro e uno variabile, derivante dal rapporto tra lo stanziamento complessivo residuo e il numero di alunni con cittadinanza non italiana.

I progetti possono essere presentati dagli UU.SS.RR. o, in sostituzione, da Istituzioni Scolastiche “capofila” dagli stessi delegate, coinvolgendo reti di scuole e prevedendo l’eventuale partecipazione, in qualità di partner, di altri soggetti (Enti Locali, Università, Istituti di Ricerca pubblici, associazioni che operano nel settore, scuole paritarie, ecc.)

Per ogni ambito territoriale può essere presentata un’unica proposta progettuale.

Molteplici le attività che possono essere sviluppate nell’arco di una durata massima di 36 mesi e che vengono elencate a titolo esemplificativo: insegnamento/apprendimento linguistico e valorizzazione del plurilinguismo, interventi per promuovere il successo scolastico, coinvolgimento delle famiglie, potenziamento della frequenza della scuola dell’infanzia, sostegno alle scuole in contesti di complessità sociale e nelle periferie urbane, formazione del personale scolastico.

Vengono individuati, quali destinatari delle proposte progettuali, studenti e alunni di Paesi terzi regolarmente soggiornanti in Italia e, con riferimento alle attività di informazione e sensibilizzazione, i loro familiari.

L’avviso offre precise indicazioni rispetto ai vincoli del piano finanziario, alle modalità di presentazione dei progetti e di rendicontazione, alle cause di inammissibilità.

La valutazione dell’ammissibilità e del merito delle proposte, affidata a un’apposita Commissione, in collaborazione con il Ministero dell’Istruzione, sarà attuata secondo i criteri esplicitati nella scheda allegata all’avviso.

Al personale scolastico sono riconosciuti i compensi orari previsti dal CCNL vigente.

La domanda di ammissione al finanziamento deve essere presentata entro il 31 agosto 2023.

Segnaliamo l’importanza dell’avviso, finalizzato alla promozione dei processi di inclusione degli alunni provenienti da contesti migratori nelle scuole di ogni ordine e grado e, conseguentemente, delle loro famiglie, pur rilevando alcune criticità.

Il sistema dei bandi e degli avvisi presenta infatti un quadro di complessità e di oneri burocratici che appesantiscono il lavoro di progettazione e rendicontazione a livello di scuola, considerate tra l’altro le scadenze strettissime, oltre a costituire una modalità di finanziamento non rispondente alla necessità di un approccio strutturale alle questioni affrontate.

Riteniamo infine che indicare tra i destinatari dei progetti coloro che risultano “regolarmente soggiornanti in Italia” costituisca un elemento di evidente discriminazione e contrario alla normativa italiana vigente, nello specifico all’art. 38 del Testo Unico sull’Immigrazione (D.Lgs. n. 286/1998) che – in materia di diritto all’istruzione, accesso ai servizi educativi e partecipazione alla vita della comunità scolastica – include senza distinzioni tutti i minori presenti sul territorio nazionale “indipendentemente dalla regolarità della posizione in ordine al loro soggiorno”.


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