ISTAT: alcuni dati interessanti dalla relazione annuale 2024 del CUG

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E’ stata pubblicata la relazione annuale 2024 del CUG dell’Istat, che analizza la situazione del personale con riferimento all’anno precedente (2023).

Il numero totale di dipendenti al 31 dicembre 2023 era pari a 1.915: 28 dirigenti e 1.887 dipendenti dei livelli I-VIII, con un incremento rispetto all’anno precedente di quasi 100 persone. Il gran numero di nuovi ingressi nel corso del 2023 non ha certo colmato il calo fortissimo degli ultimi anni. Basti pensare che fra il 2019 e il 2023 (periodo di riferimento della presidenza Blangiardo) sono andati in pensione oltre 420 dipendenti.

I precari sono 9, entrati con il concorso per 100 CTER a tempo indeterminato, e assunti per i progetti del PNRR. Continuiamo a chiedere di utilizzare entro l’anno la graduatoria per assumerli in ruolo.

Nonostante l’utilizzo della selezione art. 22 dlgs. 75/2017 e lo scorrimento delle graduatorie concorsuali al III e II livello (contenenti molti idonei inquadrati nei livelli IV-VIII), permane un forte sottoinquadramento: il 56,3% dei collaboratori tecnici (CTER) è laureato, così come il 38,6% dei collaboratori di amministrazione (CAMM). Del resto, con il salario (in particolare l’accessorio) bassissimo dei III livelli, diventa difficile uscire dalla spirale del sottoinquadramento.

Non risultano particolari disparità di genere, anche se il ricorso al part time con percentuali elevate rimane una carattersitica diffusa soprattutto tra le dipendenti, mentre i lavoratori di sesso maschile utilizzano il tempo parziale con percentuali ridotte (fenomeno già riscontrato negli anni precedenti). La scelta del part time è sempre più ridotta e ha riguardato nel 2023 solo 33 lavoratori e lavoratrici (erano 36 nel 2022). Il lavoro agile è infatti la forma più generalizzata e diffusa di conciliazione vita-lavoro, a partire dal 2020.

23 colleghi si sono rivolti alla consigliera di fiducia nel corso dell’anno, numero difficilmente comparabile con gli anni precedenti, ma sostanzialmente stabile (nel 2017 ad esempio erano stati 24).

Nella relazione si fa cenno alla “attivazione” in corso della “sperimentazione della proposta di “Attivazione Coworking per i lavoratori dell’UT della Calabria residenti nell’hinterland di Cosenza”, portata all’attenzione dell’Amministrazione Istat attraverso una nota congiunta delle sigle sindacali“.

La relazione fa anche riferimento alle osservazioni sul progetto di desksharing iniziato alla fine dello scorso anno, “in un’ottica di maggiore conciliazione dei tempi di lavoro orientata al benessere organizzativo”: ottica al momento non considerata dall’amministrazione nella “sperimentazione pilota” che ad oggi non risulta avviata a compimento.

La FLC CGIL ringrazia i/le componenti del CUG per il lavoro che svolgono quotidianamente.


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