ISTAT, articolo 15: ancora molti punti da chiarire sulla nuova procedura

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Di seguito il comunicato unitario di resoconto dell’incontro informativo di stamattina, giovedì 4 aprile 2024, con la delegazione dell’amministrazione Istat sui criteri del nuovo art. 15.


ARTICOLO 15: ANCORA MOLTI PUNTI DA CHIARIRE SULLA NUOVA PROCEDURA

RESOCONTO DELL’INCONTRO DEL 4 APRILE 2024

Nella mattina di giovedì 4 aprile 2024, come richiesto dalle organizzazioni sindacali e già concordato con il presidente Chelli, si svolto un incontro informativo sulla nuova procedura ex art. 15 CCNL 2002/2005.

Rispetto alla griglia dei criteri di un anno fa, molto (troppo) dettagliata, c’è stata una completa inversione di prospettiva. Abbiamo infatti ricevuto, poco prima dell’incontro un documento informativo molto (troppo) generico, con tanti punti ancora da chiarire ed altri che abbiamo chiesto di cambiare.

L’amministrazione darebbe la possibilità di scegliere al personale l’area per la quale concorrere. Le aree corrisponderebbero alle 4 funzioni definite dal regolamento di organizzazione, sostanzialmente coincidenti con i dipartimenti (DIPS, DIRM e DGEN) e la DCRE.  

I posti per ciascuna area sarebbero definiti solo a posteriori, in base al numero di domande pervenute, per dare a tutti i partecipanti la stessa chance.

Abbiamo evidenziato alcuni aspetti critici, che potrebbero essere perlomeno attenuati da una maggiore chiarezza e dettaglio sui contenuti di ciascuna area.

In ogni caso va inserita nel bando una clausola che permetta di utilizzare appieno i fondi che si attendono per la valorizzazione professionale per gli enti non vigilati dal MUR e per eventuali altri risorse che l’Istituto volesse aggiungere.

I criteri di valutazione, uguali per tutte le aree, avrebbero i seguenti punteggi:

  • 30: attività professionale nel profilo di ricercatore/tecnologo (incarichi formalizzati)
  • 20: pubblicazioni e lavori (punteggi più alti per le pubblicazioni per i ricercatori e più alti per i lavori per i tecnologi, 30 punti per i dirigenti di ricerca)
  • 4: formazione
  • 2: docenze e divulgazione scientifica
  • 10: anzianità
  • 14: scheda attività (sulla base di una descrizione di massimo 5 attività “in un arco temporalmente definito, nel profilo di Ricercatore/tecnologo” a cura del candidato)
  • 10: curriculum
  • 10: colloquio orale (non previsto per i dirigenti di ricerca)

Abbiamo evidenziato che ben 34 punti (scheda attività, curriculum, colloquio) sono molto discrezionali, e che peraltro i 30 punti per l’attività professionale sono anche essi, se non maggiormente dettagliati, totalmente in mano alle valutazioni delle commissioni.

Abbiamo quindi chiesto di aumentare i punteggi per le voci oggettive, come l’anzianità (dando un’importanza primaria all’anzianità di livello per rispondere alle cosiddette anomale permanenza, ma ricomprendendo, graduandoli, anche i periodi di anzianità in livelli e profili diversi, nonché ovviamente a tempo determinato) e le docenze e la divulgazione scientifica, togliendo invece punti al colloquio (che potrebbe essere eliminato) o alle altre voci che premiano l’attività professionale.

Vanno eliminati i riferimenti, nella valutazione dell’attività professionale e della scheda attività, al solo “profilo di ricercatore/tecnologo” (che penalizzerebbero le attività svolte in altri profili precedenti) e all’”arco temporalmente definito” (che penalizzerebbe chi ha una carriera lunga).

Abbiamo chiesto di uniformare maggiormente i punteggi di lavori e pubblicazioni tra tecnologi e ricercatori.

Abbiamo chiesto di aumentare le 4 pagine massime del format di curriculum.

Abbiamo chiesto di non prevedere una soglia di punteggio per l’idoneità, o di fissarla a un livello molto basso, in modo da non correre il rischio di non potere utilizzare le graduatorie, pur in presenza di risorse adeguate.

Abbiamo infine chiesto almeno un ulteriore incontro prima del bando.

Il presidente Chelli si è impegnato a portare le osservazioni sindacali in comitato di presidenza e di prevedere poi un ulteriore incontro informativo con le organizzazioni sindacali per dare riscontro alle richieste e avere un ulteriore feedback prima dell’uscita del bando, che vorrebbe comunque fosse pubblicato in tempi brevi.

FLC CGIL – FSUR CISL – FGU Ricerca – SNALS-CONFSAL Ricerca – ANIEF Ricerca


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