Roma, 29 novembre – Dai primi dati in possesso della FLC CGIL è grande l’adesione nelle scuole, nelle università e negli enti di ricerca allo sciopero generale che segue lo sciopero di categoria dello scorso 31 ottobre per cambiare la legge di bilancio, finanziata con tagli a tutti i settori della Conoscenza.
Nelle maggiori città italiane, risultano completamente chiuse per lo sciopero:
IC Winckelmann (Roma), i plessi Vico e Toscanini (Roma), ISS Ruiz (Roma), la succursale del liceo scientifico Aristotele (Roma), IC Fucini (Roma), il plesso Iqbal Masih dell’IC Simonetta Salacone (Roma); tre delle scuole superiori più grandi della provincia di Firenze – liceo classico Michelangiolo, ITI Leonardo da Vinci, IIS Chino Chini di Borgo San Lorenzo; a Livorno chiuso circa il 40% dei plessi; tre plessi chiusi dell’IC Teglia (Genova); Liceo Cassini (Genova); IC Umberto Eco (Milano), IC Armando Diaz (Milano); a Bologna chiusi i sette plessi dell’IC Monte San Pietro e le biblioteche di Scienze dell’educazione e Psicologia di UniBo.
A Pisa e in tanti atenei aderiscono alla protesta anche gli assegnisti e i precari della ricerca contro la riforma del preruolo nell’università.
La sede centrale del CNR è da ieri in assemblea permanente per chiedere la stabilizzazione dei circa 4000 precarie e precari.