Dopo il nostro ultimo comunicato sulla vicenda della gestione della sede di Contabilità nazionale e in generale sui problemi logistici, è stato acquistato un lotto di condizionatori portatili, ma sono stati installati in modo approssimativo e non sono sufficienti a coprire tutte le stanze.
Di seguito la nota dellla FLC CGIL inviata il 10 luglio:
Roma, 10 luglio 2024
Al direttore generale
Dr. Michele Camisasca
Alla DCAP
Dr. ssa Sara Zaccaria
Al servizio LOG
Dr. ssa Roberta Piagneri
Oggetto: climatizzazione sede di via Depretis 74/b
Si chiede riscontro della effettiva acquisizione del numero e della tipologia corretti di condizionatori portatili per la sede di via Depretis 74/b. Infatti a quanto ci risulta i condizionatori acquisiti (e non noleggiati come da delibera 645/2024) sono in numero di 16, per 19 stanze, per un fabbisogno di 26, ovvero insufficienti. Perché non sono stati acquistati i condizionatori necessari a coprire tutti i locali, non permettendo quindi condizioni di vivibilità alla totalità dei colleghi? Ci risulta peraltro che sia stato deciso (non è chiaro da chi) di coprire interamente, o quasi, il quarto piano, lasciando invece il secondo piano largamente sprovvisto di condizionatori.
Inoltre da quanto riscontrato, i condizionatori acquistati sono del tipo con tubo, che sono decisamente più efficienti se collocati con un’apposita predisposizione per il passaggio dell’aria (tramite un foro sulle finestre o sul muro), che invece non è stata realizzata, costringendo i lavoratori a tenere accese le apparecchiature a una potenza più elevata del necessario, con uno spreco energetico evidente e il relativo disagio acustico.
In relazione alla notizia apparsa sulla Intranet sull’argomento, che specifica che l’installazione dei condizionatori portatili “deve essere intesa come misura tecnica di prevenzione straordinaria temporanea e limitata al tempo strettamente necessario al ripristino del funzionamento degli impianti fissi della sede”, si chiede una previsione realistica rispetto alla tempistica del ripristino.
Chiedendo riscontro su quanto sopra esposto, si ribadisce la necessità di un incontro con le organizzazioni sindacali sulla situazione delle sedi dell’Istat.
cordiali saluti
Lorenzo Cassata
FLC CGIL