Nel documento di aggiornamento del PIAO 2024-2026 dell’Istat viene scritto che tra i “rilevanti elementi di contesto” che hanno portato a “rinviare al nuovo PIAO, di prossima predisposizione, le valutazioni in ordine alla conferma e/o rimodulazione” delle procedure concorsuali già presenti nel PIAO approvato a inizio anno (tra le quali il concorso per assumere personale di III livello), ci sarebbe “la prossima revisione dell’ordinamento professionale, con la paventata messa a esaurimento dei profili di terzo livello e la riforma delle declaratorie dei profili e dei percorsi di carriera del personale tecnico amministrativo”. Non avendo alcun riscontro in merito alla “paventata messa a esaurimento dei profili di terzo livello”, se non in un disegno di legge non più incardinato in Parlamento da 2 anni e mezzo, abbiamo chiesto urgenti chiarimenti sulla fonte di questa affermazione, che crea e desta smarrimento nel personale interessato alle procedure concorsuali di III livello, anche come opportunità di valorizzazione professionale.
Invece di addurre motivazioni bislacche per i propri ritardi e di mettere in discussione concorsi decisi da anni e necessari, l’Istat dovrebbe occuparsi di come aumentare il salario dei ricercatori e tecnologi di III livello. Dove sono finiti gli emendamenti alla legge di bilancio? I fondi legati alla nuova riorganizzazione? Il conto terzi?