Rivalse INPS. Il Ministero riporta il parere dell’Avvocatura: mancano le condizioni di rivalsa

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Con specifica nota diramata oggi 25 luglio 2024 i Capi Dipartimento del Ministero, Dott.ssa Carmela Palumbo e Dott. Jacopo Greco, trasmettono alle istituzioni scolastiche, riassumendone i tratti salienti, l’orientamento assunto dall’Avvocatura Generale dello Stato circa le iniziative avanzate dall’INPS richiedenti interessi di rivalsa a carico delle scuole per ritardato versamento agli interessati delle spettanze connesse al pensionamento e liquidazione.

Riportando le norme che regolano la materia, l’Avvocatura generale dello Stato, che risponde alla richiesta di fornire “un indirizzo di massima sulla questione giuridica da parte dell’Avvocatura distrettuale dell’Aquila, dimostra con puntualità che occorrono due condizioni perché sussistano gli estremi di rivalsa:

  1. la condotta colposa delle scuole
  2. e la prova, che l’INPS deve esibire, di aver subito il danno.

Tali condizioni non esistono.

A conclusione della Nota i Capi Dipartimento informano che il Ministero è in interlocuzione con l’INPS per risolvere le tematiche connesse al pensionamento del personale scolastico.

Si tratta in altri termini della questione che la FLC CGIL sta da tempo sollevando, di eliminare l’applicativo passweb dalle scuole che impone un lavoro estraneo alle competenze delle segreterie e che è di esclusiva spettanza dell’INPS.

Il nostro auspicio è che tali interlocuzioni portino a liberare le istituzioni scolastiche da questa incombenza a partire dal prossimo 1 settembre.

Troppo tempo è passato da quando le scuole debbono subire queste vessazioni che nulla hanno a che vedere con le finalità scolastiche.


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