Scuola: presentazione delle domande per i permessi per diritto allo studio (150 ore) anno solare 2025

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Scade il 15 novembre il termine di presentazione delle domande per la concessione dei permessi retribuiti per diritto allo studio per l’anno solare 2025, finalizzati a consentire la frequenza di corsi di studio nella misura massima di 150 ore individuali.

Possono richiedere l’accesso a tale prerogativa il personale docente, educativo, ATA e gli insegnanti di religione cattolica sia ad orario intero che in part-time, per la frequenza di corsi di studio (percorsi di laurea, diplomi, specializzazioni, qualifiche professionali, esami singoli o integrazione CFU, abilitazioni, master, titoli post-universitari…) ai quali risultino formalmente iscritti.

La materia in oggetto è disciplinata dall’art. 37 del CCNL 2019/2021 sottoscritto in via definitiva il 18 gennaio 2024.

Il CCNL delega ai Contratti Collettivi Integrativi Regionali (CCIR) le tipologie dei corsi, la ripartizione delle ore tra frequenza/esami/studio libero e le priorità in base alle quali vengono graduate le domande. I CCIR regolano anche le quote-massime assegnabili per consentire di soddisfare il maggior numero di richieste.

I corsi di studio debbono essere tenuti da enti/organismi riconosciuti dal Ministero e non precludono l’iscrizione alle università telematiche né quelle su piattaforma online.

La percentuale di beneficiari dei permessi non può essere superiore al 3% dell’organico in servizio a livello provinciale. In caso di trasferimento/assegnazione provvisoria da altra provincia l’interessato, cui sono stati già concessi i permessi, conserva la parte-oraria residua fino al 31 dicembre, senza che questo alteri il contingente disponibile nella nuova provincia.

Per la modalità e la tempistica di inoltro delle domande, le ammissioni con riserva e le operazioni di competenza occorre fare riferimento agli Uffici Scolastici Regionali e agli Ambiti Territoriali di pertinenza, che possono prevedere clausole più estensive per il personale a tempo determinato, ma anche scadenze diverse per consentire la trasmissione degli elenchi in tempo utile da parte delle istituzioni scolastiche. Le graduatorie dei beneficiari e ulteriori comunicazioni sono pubblicate sui siti istituzionali.


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