In data 17 luglio 2024 si è svolto il terzo incontro tra Aran e sindacati per discutere del sistema delle sanzioni disciplinari riguardanti il personale docente ed educativo (ai sensi dell’art. 178 comma a del CCNL 2019/21).
In apertura della riunione il Presidente dell’Aran, Dott. A. Naddeo, ha riferito di aver ricevuto nelle ore precedenti una richiesta di rinvio della discussione da parte di quattro sigle sindacali. Detta richiesta, a parere di Naddeo, comporterebbe di fatto lo spostamento della trattazione di questo tema nell’ambito dell’apertura delle trattative per il nuovo triennio contrattuale 2022/24.
Per la FLC CGIL è intervenuta Gianna Fracassi, segretario generale, che ha evidenziato come la discussione su questo tema non possa proseguire oltre, ma debba cessare rapidamente. Per la FLC CGIL infatti, non ci sono i margini per poter regolare contrattualmente la materia a fronte dei forti limiti presenti anche nell’ultima e definitiva proposta presentata dall’Aran. In particolare non risulta abrogata la disposizione normativa che -diversamente dagli altri comparti pubblici- attribuisce al Dirigente scolastico il potere di irrogare sanzioni ai docenti di sospensione dal servizio fino a 10 giorni; inoltre non si prevede l’istituzione di un organismo di garanzia a tutela della libertà di insegnamento, ovvero di un organismo in grado di accertare che l’azione disciplinare avviata nei confronti del docente riguardi la trasgressione di un dovere di servizio e non l’autonoma attività di insegnamento tutelata dalla Costituzione.
In considerazione di ciò la FLC CGIL ha rinnovato la richiesta di calendarizzare a breve un altro incontro che veda la presenza di tutte le sigle per chiudere la sequenza contrattuale che per quanto ci riguarda non sarà sottoscritta. Per la FLC CGIL l’apertura della trattativa per il nuovo CCNL 2022/24 dovrà concentrarsi prioritariamente sull’aumento degli stipendi stante la grande sofferenza economica che riguarda oltre un milione di lavoratori tra docenti, educatori e Ata senza condizionamenti che poco hanno a che fare con il salario.
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