Carta docenti: il Tribunale di Roma accoglie il ricorso della FLC CGIL ROMA COL

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A cura della FLC CGIL Roma Centro Ovest Litoranea

La FLC CGIL ROMA COL esprime grande soddisfazione per la sentenza del giudice del lavoro del Tribunale di Roma pubblicata il 29 marzo 2023 che, accogliendo le tesi sostenute dall’avv. Francesco Americo della FLC CGIL, ha accolto il ricorso del docente precario riconoscendo complessivamente il bonus per un valore totale di euro 2.500,00.

Il Tribunale di Roma ha richiamato i principi espressi dalla Corte di Giustizia:
«Carta elettronica del docente deve essere considerata come rientrante tra le “condizioni di impiego” ai sensi della clausola 4, punto 1, dell’accordo quadro: “36 Infatti, conformemente all’articolo 1, comma 121, della legge n. 107/2015, tale indennità è versata al fine di sostenere la formazione continua dei docenti, la quale è obbligatoria tanto per il personale a tempo indeterminato quanto per quello impiegato a tempo determinato presso il Ministero, e di valorizzarne le competenze professionali. Inoltre, dall’adozione del decreto-legge dell’8 aprile 2020, n. 22, il versamento di detta indennità mira a consentire l’acquisto dei servizi di connettività necessari allo svolgimento, da parte dei docenti impiegati presso il Ministero, dei loro compiti professionali a distanza. Il giudice del rinvio precisa altresì che la concessione di questa stessa indennità dipende in modo determinante pagina 7 di 10 dall’effettiva prestazione del servizio da parte di tali docenti”; e “La circostanza che la carta elettronica possa essere utilizzata anche per l’acquisto di beni e servizi che non siano strettamente correlati alla formazione continua non è quindi determinante ai fini della qualificazione dell’indennità di cui al procedimento principale come «condizione di impiego»”».

Ricordiamo che la carta elettronica del docente consiste in un bonus del valore di 500 € utilizzabile per la formazione del docente.

La FLC CGIL ROMA COL continuerà in ogni sede a garantire la tutela alle lavoratrici e i lavoratori in presenza di violazioni delle norme contrattuali, costituzionali ed eurocomunitarie.
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