FLC CGIL NAPOLI: RICORSO PER IL RICONOSCIMENTO DELL’ANNO 2013 AI FINI DELLA PROGRESSIONE DI CARRIERA

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Com’è noto, con il decreto legge n.78/2010 (art. 9, comma 23) fu stabilito che “Per il personale docente, Amministrativo, Tecnico ed Ausiliario (A.T.A.) della Scuola, gli anni 2010, 2011 e 2012 non sono utili ai fini della maturazione delle posizioni stipendiali e dei relativi incrementi economici previsti dalle disposizioni contrattuali vigenti”.

Con D.P.R. n. 122 del 4 settembre 2013, tali disposizioni venivano prorogate fino al 31 dicembre 2013.

Negli anni successivi, dopo la certificazione della Ragioneria dello Stato, che accertava che, a seguito dei tagli sugli organici il Ministero aveva realizzato consistenti risparmi, fu possibile il recupero degli anni scolastici 2010, 2011, 2012, ma non del 2013, del quale non si tiene alcun conto ai fini della maturazione dell’anzianità di servizio.

La questione è, dunque, approdata nelle aule giudiziarie.

Il Tribunale di Marsala, con sentenza n. 104/2023 del 21 febbraio 2023, accoglieva il primo ricorso, in considerazione della sentenza della Corte Costituzionale n. 178/2015 che aveva dichiarato costituzionalmente illegittimo il blocco della contrattazione nel pubblico impiego.

Anche una recente sentenza della Corte d’Appello di Firenze (n. 66 del 30 gennaio 2024), ha dichiarato il diritto al riconoscimento dell’anno 2013 ai fini della progressione di carriera.

Alla luce di tali sentenze, la Flc CGIL Napoli ha deciso di avviare una campagna vertenziale per il riconoscimento dell’anno 2013 ai fini della ricostruzione e dell’avanzamento di carriera dei docenti.

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Il ricorso è rivolto al personale della scuola di ruolo che ha chiesto ed ottenuto la ricostruzione della carriera senza la valutazione dell’anno 2013 ai fini della progressione di carriera, sia durante il pre-ruolo che durante il ruolo. A tal fine sarà necessario presentare un atto stragiudiziale di diffida e costituzione in mora, anche al fine di interrompere i termini di prescrizione. Il predetto atto, che sarà messo a disposizione di tutti gli iscritti interessati all’azione giudiziaria, dovrà essere inoltrato (a mezzo P.E.C. o mediante lettera raccomandata A.R.) sia al Ministero che alla scuola di titolarità (oppure mediante consegna a mani previa protocollazione), avendo cura di conservare una copia sia dell’atto che delle ricevute della P.E.C. e/o della raccomandata e/o della registrazione al protocollo.

Documentazione necessaria per il ricorso:

  1. Diffida inviata al M.I.M. e alla scuola di titolarità e relative ricevute di invio e consegna;
  2. copia Carta di Identità e Codice Fiscale;
  3. copia contratto di lavoro a tempo indeterminato;
  4. copia domanda di ricostruzione di carriera;
  5. copia decreto di ricostruzione di carriera;
  6. copia ultimo cedolino paga.

Il ricorso è GRATUITO per gli  iscritti alla FLC CGIL Napoli, salvo il pagamento del contributo unificato nel solo caso di reddito imponibile a fini IRPEF, su base familiare, superiore ad € 38.514,03.

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