Dopo la lenta transizione dalla vecchia alla nuova governance, passando per l’incidente mussoliniano dell’ex presidente Anastasio e le polemiche giornalistiche sul direttore generale Acanfora, sembra che la società 3-I abbia completato il suo assetto di vertice. Ovviamente nessuna notizia, come è sempre accaduto su questo argomento, arriva dall’amministrazione dell’Istat ai lavoratori e alle loro rappresentanze, mentre stanno circolando rumors sui possibili “sviluppi” della nuova 3-I SpA sotto il governo Meloni, dopo la tormentata nomina dei presidenti dei soci INPS e INAIL.
Oggi è uscito un articolo su Repubblica che paventa il rischio che il nuovo statuto della 3-I dia tutti i poteri di gestione alla presidenza del consiglio (pericolo che abbiamo segnalato già nel 2022 anche rispetto allo Statuto in vigore, quando scrivevamo: “Davvero 3-I è una società in house dei tre enti o non è invece (anche) uno strumento in mano al governo e al ministro di turno?”), mentre sempre oggi un articolo su Wired ricapitola gli ultimi passaggi e afferma che “ci vorranno ancora cinque-sei mesi di attesa per sapere che ne sarà di 3-I spa”. L’articolo di Wired si sofferma tra l’altro sul fatto che l’Istat “ha confermato al gruppo Gartner la fornitura di servizi informatici per un ulteriore triennio, da marzo 2024, dietro un compenso di 816mila euro”. Proprio su questo “appalto” decisamente oneroso (ricordiamo che le società pagano Gartner perché li aiuti a spendere “meglio” altri soldi) la FLC CGIL ha chiesto infatti chiarimenti lo scorso 23 gennaio al direttore del DIRM Fedeli e alla direttrice della DCIT Colasanti, senza ricevere al momento nessuna risposta.
Nell’audizione del 17 gennaio in commissione parlamentare, Fabrizio D’Ascenzo, poi nominato ufficialmente presidente dell’INAIL nel Consiglio dei ministri del 31 gennaio, ha brevemente accennato ai compiti di 3-I, parlando di una struttura “ai blocchi di partenza” o “appena messa in pista”, e che lui vedrebbe bene occuparsi di “innovazione”: un termine che ricorre da mesi nelle voci di corridoio, anche all’Istat, in relazione alla 3-I. Cosa significhi in pratica non è dato saperlo, anche perché è certo che il presidente Terracciano sta lavorando a un nuovo Statuto (che però non vede la luce, come riportato dagli articoli di giornale usciti oggi) e che il piano industriale è ancora inesistente. Monitoreremo nei prossimi giorni eventuali novità, ricordando che, almeno per quanto riguarda l’Istat, la società 3-I non ci risulta avere alcuno scopo, e contro la quale è stata organizzata una fortissima mobilitazione dei lavoratori, che ha registrato uno sciopero con tassi di adesione record, il 20 giugno 2022.
Guarda la dichiarazione su 3-I di D’Ascenzo in commissione alla Camera e quella al Senato