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Il personale resta precario, sottoinquadrato, privo di una prima valorizzazione mentre si riorganizza l’ente secondo antiche logiche gerarchiche
La FLC CGIL dell’Indire (l’Istituto nazionale di documentazione innovazione e ricerca educativa) scrive ai vertici dell’Ente per segnalare diverse criticità nel processo di scrittura del PTA e problematiche riguardanti il personale precario.
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All’attenzione della Presidente di INDIRE Cristina Grieco
p.c. al Direttore Flaminio Galli e a tutto il personale
4 ottobre 23
FLC CGIL ritiene necessario comunicare di aver riscontrato diverse criticità nel processo di scrittura del PTA di INDIRE, tuttora in corso:
- le occasioni e gli strumenti per la “partecipazione” del personale della ricerca alla definizione del Piano triennale sono stati insufficienti, compressi negli effetti concreti; hanno ripristinato, di fatto, l’organizzazione gerarchica, da cui faticosamente INDIRE tenta di emanciparsi da anni;
- sono stati richiesti riorientamenti e produzione documentale in tempi non congrui e non rispettosi, per cui si è imposto nella sostanza di recepire senza poter discutere cambiamenti che incidono sull’autonomia di ricerca, sancita dalla Costituzione e dal CCNL;
- il ruolo del CTS di INDIRE e del Gruppo di coordinamento strategico composto dai ricercatori di I livello, a cui si è dato il compito “deliberante” sull’organizzazione delle strutture di Ricerca nonché nella definizione degli obiettivi specifici delle strutture stesse e dei progetti a esse afferenti – talvolta in aperta sovrapposizione al personale. Ricordiamo che:
- le strutture di fatto sono nel Regolamento di INDIRE, da noi più volte contestato, l’unico livello effettivo di responsabilità e di attribuzione di un budget complessivo per i progetti che vi afferiscono, pertanto imporre cambiamenti negli obiettivi specifici delle strutture significa di fatto limitare l’autonomia di ricerca dei gruppi di lavoro;
- il CTS è un organo consultivo che non dovrebbe intervenire se non a scopo di orientamento e consulenza; al personale della Ricerca dovrebbe restare l’autonomia per determinare gli obiettivi specifici del proprio lavoro; il Gruppo di coordinamento strategico non ha nel Regolamento compiti diversi dal “contribuire a pianificare” e “monitorare” a sostegno dell’Ufficio di Presidenza, mentre le recenti traduzioni operative del Gruppo sembrano incidere sulle determinazioni delle unità organizzative della Ricerca da cui, tra l’altro, i dirigenti di ricerca sembrano sostanzialmente escludersi.
Quanto su riportato acuisce ulteriormente il grado di sofferenza del personale di INDIRE in attesa di addivenire a un contesto di lavoro sereno e soddisfacente, in cui la cooperazione di tutti i profili sia riconosciuta e valorizzata e il conseguimento degli obiettivi strategici dell’ente si accordi con i percorsi individuali e collettivi di crescita nella qualità professionale, per il bene della comunità a cui si presta il fondamentale servizio di supporto all’educazione e alla formazione. Pertanto, chiediamo che sia ripristinata una più consona gestione dei processi organizzativi finalizzati alla programmazione delle attività e richiamiamo con urgenza la necessità di fornire risposte al personale su tutte le questioni sospese al momento:
- contratti precari in scadenza al 31/12/2023
- valorizzazione del personale – sottoinquadramento del personale – accordi integrativi.
Attendiamo quanto prima una sua convocazione,
Cordiali saluti,
FLC CGIL
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