Sono diverse tornate contrattuali che la FLC CGIL ha inserito questo obiettivo nelle proprie piattaforme rivendicative ed ha portato con determinazione la richiesta anche nella Commissione paritetica sui sistemi di classificazione professionale istituita con l’art. 44 del CCNL del Comparto Istruzione e Ricerca 2016-2018. In quella sede però il tutto si bloccò per la posizione intransigente espressa dalle controparti: “poiché nella legge 240 del 2010 è prevista la figura del tecnologo a tempo determinato, soltanto a valle di un intervento normativo che modifica tale previsione questa figura professionale potrà essere prevista nel contratto nazionale”.
Preso atto di tale valutazione, anche se da noi non condivisa, abbiamo portato avanti la richiesta di un provvedimento di legge sia nei confronti del MUR sia della commissione parlamentare che nel frattempo stava lavorando alla riforma del reclutamento universitario. Alla fine, in extremis, siamo riusciti a creare le condizioni affinché nel DL 36 del 30 aprile 2022, poi convertito in legge con la Legge 79 del 29 giugno 2022, fosse istituita la figura del tecnologo a tempo indeterminato da disciplinare nel CCNL istruzione e ricerca.
Naturalmente abbiamo espresso con grande soddisfazione per il risultato raggiunto, anche in considerazione del fatto che l’approvazione della legge coincideva con l’avvio del rinnovo del CCNL istruzione e ricerca, le cui trattative all’ ARAN erano iniziate proprio il 10 giugno 2022.
Ora però, a quasi due anni dalla legge e dall’avvio del rinnovo del CCNL, nessun passo in avanti è stato fatto rispetto al recepimento della figura del tecnologo e a luglio 2023, nella fase della chiusura della trattativa per la firma del CCNL, abbiamo dovuto richiedere che il punto sul tecnologo dell’università fosse previsto in una successiva sequenza contrattuale, al fine di evitare che il tutto si traducesse in una sostanziale inapplicazione della norma, prevedendo semplicemente l’indicazione del settore scientifico-tecnologico nell’area degli EP, come proposto inizialmente da diverse Organizzazioni sindacali e come previsto dall’ARAN nell’ipotesi di CCNL del 12 luglio 2023, poi modificata prima della firma prevedendo il rimando di alcuni punti ad apposite sequenze contrattali.
Come FLC CGIL abbiamo in questi giorni formalmente richiesto all’ARAN, in base all’art. 178 comma 1 lettera e) del vigente CCNL, di convocare una riunione di trattativa sul recepimento della figura del tecnologo, fermo restando che riteniamo presupposto indispensabile per la firma della sequenza contrattuale che venga prevista una distinta disciplina e non che venga semplicemente ratificato l’esistente, ignorando di fatto la legge e non riconoscendo la professionalità del personale che svolge attività analoga al personale tecnologo della sezione degli enti pubblici di ricerca.
Il quadro sindacale sul tema del tecnologo ora sembra unitario, ma ciò sarà sufficiente per modificare la posizione dell’ARAN o serviranno delle iniziative di sensibilizzazione?
Discutiamone insieme: assemblea nazionale online martedì 26 marzo alle ore 15.
Tutto il personale interessato è invitato a partecipare a questo link.