Istituzione della filiera formativa tecnologico-professionale: consegnate alla VII Commissione della Camera dei deputati le memorie con le valutazioni della FLC

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Il 31 gennaio 2024 si è concluso in Senato l’iter  del DDL AS 924 sulla filiera tecnologico-professionale il cui testo originario era stato presentato al Senato il 27 ottobre 2023. Il testo del ddl pervenuto alla Camera, composto di quattro articoli, è stato registrato in A.C. n. 1691 ed è, ora, al vaglio della VII Commissione (Cultura, scienza e istruzione) della Camera dei deputati la cui Presidenza ha convocato, in data odierna, le organizzazioni sindacali di categoria per un’audizione informale.

A tal proposito abbiamo osservato quanto segue. 

  • Il disegno di legge reinterpreta il ruolo e le funzioni dell’intero sistema scolastico subordinandone le finalità educative e i relativi processi di insegnamento/apprendimento ai bisogni formativi contingenti provenienti esclusivamente dal sistema produttivo in relazione al grado di sviluppo del mercato del lavoro.
  • Incurante di qualunque confronto, facendo ricorso anche a interventi poco ortodossi,  il Ministero, con il DM 240 del 7 dicembre 2023, ha scavalcato le prerogative del confronto politico parlamentare a cominciare, proprio dall’ odierna audizione in VII Commissione, attivando, nell’ambito del progetto nazionale di sperimentazione del DM 240/23, le disposizioni previste oggi nel ddl C 1691.
  • L’accelerazione impressa al provvedimento, l’inesistenza di informazioni adeguate riguardanti i relativi percorsi formativi, una procedura complessa eseguita a ritmi insostenibili, le forzature sui Collegi dei Docenti che la FLC CGIL ha denunciato dalla prima ora, hanno determinato iscrizioni al primo anno dei corsi sperimentali di avvio della filiera con percentuali davvero risibili. 
  • A fronte di tanti disguidi la FLC CGIL ha prodotto una istanza di accesso agli atti ai sensi dell’art. 22 e ss. della legge n.241/90 nei confronti Commissione tecnica che ha effettuato la valutazione delle proposte progettuali presentate dalle istituzioni scolastiche con relativa revoca all’autorizzazione di attivazione di classi prime relative ai progetti di sperimentazione di percorsi quadriennali presentati da nove scuole inizialmente ammesse alla sperimentazione

Abbiamo, infine, espresso le nostre osservazioni critiche sul piano del merito e del metodo del ddl C 1691 segnalando, soprattutto, una sovrapposizione di ruoli e responsabilità tra scuole autonome e Regioni per cui dalla lettura del testo del ddl si evincerebbe che la responsabilità della programmazione dell’offerta formativa della filiera ricade su Regione svilendo chiaramente l’autonomia scolastica e il ruolo degli organi collegiali che ne sono espressione.

Questo rischio di confusione istituzionale e di ingovernabilità del processo di riforma della filiera tecnologico professionale, si aggrava se consideriamo che non si comprende a chi competa il coordinamento su questioni centrali quali la valutazione degli apprendimenti, il funzionamento degli organi collegiali durante l’attuazione della sperimentazione, il loro coordinamento con altre istituzioni coinvolte.

Al termine dell’audizione, le nostre valutazioni sul testo del ddl sono state affidate a una memoria scritta contenente, anche, rilievi e osservazioni più puntuali e, specificamente, riferite a ciascun nodo problematico qui sintetizzato.


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