Personale ATA: confronto su posizioni economiche e passaggi di area

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Il 7 marzo, alle ore 10, si è tenuto il secondo incontro al Ministero, alla presenza del Capo Dipartimento per l’Istruzione, Dott.ssa Carmela Palumbo, sugli istituti in applicazione del CCNL 2019/2021, vale a dire le disposizioni concernenti la procedura valutativa per la progressione all’area dei Funzionari e dell’elevata qualificazione (art. 59, comma 5 e seguenti) e le posizioni economiche del personale ATA (art. 79, comma 1).

Posizioni economiche

L’Amministrazione ha proceduto ad una dettagliata ricognizione della situazione fino al 2023 ed ha illustrato la sua proposta. Si tratta però di una fotografia dell’esistente che va necessariamente attualizzata alla luce delle economie prodotte dai nuovi pensionamenti e dal numero dei part-time titolari di posizione economica al fine di quantificare l’importo economico da accantonare nell’apposito fondo creato ad hoc nel CCNL 2019/2021 (art. 79).

La rivalutazione delle posizioni economiche attualmente in godimento, come da CCNL, parte dal 1^ maggio 2024 e il Ministero intende procedere alla celere messa in pagamento di queste posizioni.

Il MIM ha poi illustrato tre proposte di riparto (proporzionale ai contingenti finanziari originariamente stanziati, proporzionale all’incidenza percentuale dei benefici attualmente in godimento tra le varie aree contrattuali, proporzionale alle attuali consistenze di organico)  e ha evidenziato l’esistenza di 2.248 aspiranti già formati ancora in graduatoria per poter decidere se dare loro la precedenza prima dell’attribuzione di nuove posizioni economiche. Inoltre, si è soffermata sulle modalità di  applicazione dell’art. 52 su come selezionare il personale ATA da formare.

Il Ministero entrerà nel vivo della procedura nel prossimo incontro che sarà fatto a breve con gli esiti dei nuovi dati aggiornati e la verifica della copertura finanziaria per la formazione di tutta la platea degli interessati.

La posizione della FLC CGIL

La FLC CGIL ha apprezzato il lavoro dettagliato che è stato fatto dal Ministero ed ha chiesto subito di incrociare questi dati con quelli più recenti per avere un quadro più completo possibile della situazione e quantificare tutte le economie che andrebbero ad alimentare il fondo, in modo che non vengano disperse, come è successo in passato.

Ha poi indicato di essere propensa alla prima ipotesi di riparto, già riferita nel precedente confronto, poichè risulta essere quella più equilibrata e valorizzante del personale ATA. Secondo la FLC CGIL, per il personale già formato, laddove ci siano le condizioni e personale in posizione utile, vanno chieste fin da subito le surroghe (che dovevano già essere fatte dagli USR). Laddove non è possibile, quei posti vanno recuperati su altro profilo.

Inoltre, ha ribadito l’esigenza di una procedura semplificata accompagnata dalla formazione per tutti coloro che hanno 5 anni di servizio facendo presente che in caso di parità prevale l’anzianità di servizio (senza valutare ulteriori titoli) perché l’art. 52 non prevederebbe una preventiva valutazione dei titoli.

Progressioni di area

Il Ministero ha sottolineato che per i passaggi di area, il Contratto, all’art. 58, rinvia a quanto previsto dalla procedura comparativa dell’art. 52 del 165/2001. Esso si basa sulla riserva assunzionale del 50% come accesso dall’esterno e del 50% agli interni.

Per partecipare alla procedura oltre i requisiti previsti dal CCNL (3 anni di incarico come Dsga e aver prestato servizio per almeno 5/10 anni come AA ed essere rispettivamente in possesso della laurea specifica/diploma)  è necessario avere prestato una valutazione positiva (senza demerito) negli ultimi tre anni di servizi. La proposta di base del Ministero è quella di predisporre una tabella in cui venga valorizzata l’anzianità di servizio, soprattutto, nell’incarico svolto da facente funzione poiché è più coerente con il dettato contrattuale.

Le disponibilità nel triennio sulle assunzioni, cioè 1.432 posti sono da coprire con i passaggi di area e il rimanente 50% con gli esterni. La platea dei Facenti funzione è di circa 1.781 (di cui circa 400 sono con laurea specifica).

La posizione della FLC CGIL

Per la FLC CGIL la proposta di passaggio di area deve valorizzare soprattutto il ruolo di Facente funzioni che è stato ricoperto per anni, dal momento che questi passaggi verticali dovranno mettere fine alla reiterazione di affidamenti di incarichi superiori che si è protratta per oltre vent’anni.

Abbiamo apprezzato il fatto che l’Amministrazione abbia dato priorità a questi passaggi e vorremo che la procedura fosse la più snella possibile in modo che a settembre questi lavoratori possano essere a pieno titolo in servizio nelle scuole.

Per quanto riguarda la bozza del DM che stabilisce i passaggi, la riteniamo una buona base di partenza, ma pensiamo che la  procedura valutativa  debba parlare principalmente alla scuola e che , quindi, i titoli culturali  da valorizzare debbano essere soprattutto quelli specifici, riguardanti cioè il   lavoro  di scuola. Occorre, quindi,  ridurre all’essenziale, semplificandola,  la tabella di valutazione dei titoli, valutando soprattutto la specificità del servizio prestato nella scuola e delle funzioni svolte come DSGA.

Sui titoli di studio andrà valorizzata innanzitutto la laurea specifica e poi le lauree non specialistiche senza trascurare  le certificazioni informatiche e le competenze linguistiche di base. Le graduatorie che scaturiscono dalla procedura valutativa devono essere ad esaurimento.

Infine, va integrato il bando con una formazione di accompagnamento che sia di rinforzo rispetto alle competenze  possedute. Una volta definita questa procedura va subito aperto il confronto per il concorso ordinario in modo che si colmino quanto prima tutte le vacanze di organico.


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