Piano di Rilancio del CNR: aggiornamento valorizzazione del personale, non ci siamo!

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Giovedì 30 novembre 2023 si è svolto l’incontro, richiesto dalle organizzazioni sindacali con i vertici del CNR; erano presenti la Presidente Prof.ssa Maria Chiara Carrozza, il Direttore Generale Dott. Colpani e la Dott.ssa Annalisa Gabrielli, Direzione Centrale della Gestione delle Risorse. Tema dell’incontro, “Aggiornamento del Piano di Rilancio del CNR e informativa sulla valorizzazione del personale”.

La Presidente ha illustrato lo stato del piano di rilancio del CNR elencando i diversi aspetti del Piano che sono già stati raggiunti sia dal punto di vista amministrativo che scientifico.

Rivista l’organizzazione degli uffici centrali.

La FLC CGIL ha più volte denunciato la moltiplicazione di tali uffici, non sempre mirata a semplificare e sostenere l’attività generale dell’Ente e della Rete scientifica. Tale nuova organizzazione barocca, ha mancato quello che avrebbe dovuto essere l’obiettivo principale, tante volte chiesto con forza da più parti, ossia la sburocratizzazione delle procedure e una trasformazione vera della SAC, che dovrebbe essere a totale supporto della Rete Scientifica, vero ed unico core dell’Ente.

Ufficio Agenda Digitale: è stato acquisito il nuovo sistema di Protocollo, successivamente quello della gestione del personale e quello per il passaggio alla gestione economico-patrimoniale con il ruolo sempre più forte del CINECA, che la Presidente ha esplicitamente sottolineato.

La FLC CGIL ha sempre denunciato e stigmatizzato l’adozione indiscriminata dell’esternalizzazione di tali applicativi, che oltre ad essere molto onerosa (circa 3 milioni per 3 anni) per il CNR, non tiene conto delle professionalità presenti nell’Ente, che da sempre hanno sviluppato e gestito tali sistemi. Un esempio, di cui il CNR dovrebbe essere orgoglioso, è la piattaforma SIGLA che l’Amministrazione ha volutamente rinunciato ad aggiornare negli ultimi anni avendola considerata desueta, ma che viene oggi utilizzata efficacemente in un altro EPR dopo essere stata aggiornata per essere applicata anche per la gestione economico-patrimoniale.

  • Messa in sicurezza degli immobili con un investimento di 200 milioni che ricadranno principalmente sulle aree di Bari, Padova, Montelibretti, Pisa, Milano e Palermo. Il piano di efficientamento energetico, messo a punto soprattutto rispetto le Aree di Ricerca più energivore, porterà ad un risparmio previsto del 6-7% pari a 2,5 milioni/anno.
  • Raccolta e smaltimento dei rifiuti speciali: è stata prevista una nuova organizzazione in supporto alla Rete scientifica.
  • Ruolo dei dipartimenti: la Presidente ha riferito sul ruolo dei Dipartimenti nel Piano di rilancio, che dovranno avere principalmente un ruolo di indirizzo scientifico, di supporto e coordinamento fra gli Istituti e un ruolo di rappresentanza, mentre non avranno più competenze amministrative. A settembre la Presidente ha dato mandato ai Direttori di Dipartimento di elaborare una revisione scientifica degli stessi Dipartimenti e arrivare a ridurne il numero. Tale revisione, a detta della Presidente, dovrà coinvolgere i Consigli di Istituto e tutta la Rete scientifica.

La FLC CGIL ha rilevato che malgrado quanto riferito dalla Presidente, ad oggi non risulta che la maggioranza dei CdI e del Personale dell’Ente siano stati coinvolti in una discussione di questo genere, e ha invitato la Presidente a sollecitare i Direttori di Dipartimento al confronto con la Rete scientifica.

  • Revisione degli Ambiti Disciplinari: i Direttori di Dipartimento sono incaricati di sentire i Consigli Scientifici e discutere il nuovo assetto improntato sui Panel ERC, che saranno utilizzati anche nei prossimi Bandi art.15 per la valorizzazione del Personale. La Presidente ha precisato che ciascun R&T potrà liberamente scegliere i tre AD a cui fare riferimento, ribadendo l’importanza della multidisciplinarietà dell’Ente.
  • Stabilizzazioni e nuove assunzioni: la Presidente ha poi elencato i numeri delle stabilizzazioni e delle nuove assunzioni avvenute negli ultimi anni, affermando che da ora in avanti il reclutamento verrà fatto solo con bandi pubblici, da un lato analizzando il fabbisogno di personale degli Istituti, dall’altro tenendo conto del turn over e delle necessità di progetti in corso o che sono programmati. Verranno evitati bandi su base nazionale. Ha inoltre assicurato che le progressioni di carriera per R&T saranno fatte ogni due anni, come peraltro già previsto dal CCNL vigente.
  • “Joint Chairs”: previste nel Piano di Rilancio, sono state bandite “Joint Chairs” fra Università-CNR, per la definizione di nuovi corsi di laurea gestiti da Ricercatori CNR, svolgendo percorsi comuni e paritetici con le Università.
  • Parità di genere: La Presidente ha poi riferito che è stata nominata la Gender Equality Officer responsabile di redigere il Gender Equality Plan (GEP), poiché per quanto riguarda la parità di genere al CNR ci sono ancora molte azioni da promuovere.
  • GORU: per quanto riguarda le Goal Oriented Research Unit (GORU) previste dal Piano di Rilancio, sono stati stanziati 5 milioni. Le GORU dovranno essere basate su progetti bottom-up multidisciplinari estremamente innovativi, che coinvolgano R&T di Istituti e Dipartimenti diversi insieme ad altri Enti o Università.

La FLC CGIL ritiene che, malgrado sia da incentivare al CNR l’idea di finanziare progetti bottom-up del tutto innovativi e con una forte impronta “curiosity driven”, è necessario evitare che, come troppo spesso accade, vengano invece finanziati progetti che hanno una impronta top-down perché diretta dagli Istituti o dai Dipartimenti.

  • Il Direttore Generale è poi intervenuto informando che, per quanto riguarda il PNRR, entro fine anno saranno impegnati circa 900 milioni e che ad oggi già il 62% del budget risulta impegnato. Ha inoltre dichiarato che su progetti competitivi già approvati sarà possibile ottenere, da parte dell’Ente, anticipazioni di parte dei fondi previsti per l’anno in corso, sulla base di una programmazione di spesa.

A domanda specifica della FLC CGIL circa la possibilità di bandire posti a TD previsti sui PRIN 2022 e PRIN PNRR 2022, la Presidente e il Direttore Generale hanno risposto che sui fondi PRIN PNRR potranno essere banditi posti a TD mentre rimane la possibilità di fare solo AdR sui PRIN 2022.

  • Bandi ex Art. 53 La Presidente ha riferito di aver inviato una lettera alle Commissioni sia dell’art. 53 che dell’art. 54 per invitarle a velocizzare le operazioni. Per quanto riguarda i bandi art. 53, gradone economico per il personale a livello apicale e per un numero di posti pari al 50 % degli aventi diritto, sono uscite due graduatorie, quella per Operatore Tecnico VI livello e quella per Operatore di Amministrazione VII livello. Purtroppo per un bando (CTER IV), in cui il numero delle domande è particolarmente alto, l’Amministrazione prevede di pubblicare le graduatorie nel 2024. La Dott.ssa Gabrielli ha informato che mano a mano che le graduatorie saranno pubblicate verranno emanati i nuovi Bandi. Per il momento sono stati banditi due nuovi art.53 OP Amm. e OP Tec..

La FLC CGIL ha da sempre richiamato l’Amministrazione a rispettare l’accordo sottoscritto con le OO.SS. l’8 febbraio 2023, in cui l’Amministrazione si impegnava a fare due tornate di art.53 entro il 2023 ma deve rilevare che le sollecitazioni sono state del tutto ignorate dall’Amministrazione.

Inolte, la FLC CGIL ritiene insufficiente la proposta dell’Amministrazione, poiché se le graduatorie verranno pubblicate nel 2024, la decorrenza giuridica ed economica avrebbe decorrenza dal 1/01/2024, un ritardo di 1 anno sui tempi previsti dall’accordo, cosa che produrrà un danno economico per il personale.

  • Bandi ex art. 54 Anche per i Bandi ex art. 54 il numero elevato di domande e i CV molto corposi, hanno determinato, secondo l’Amministrazione, ritardi che non permetteranno di pubblicare le graduatorie definitive entro il 2023. Per questo l’Amministrazione si impegna a trovare, insieme alle OO.SS., soluzioni tecniche che consentano di mantenere la decorrenza giuridica al 1/01/2023.
  • Bandi ex art. 15. L’Amministrazione informa che a breve verranno pubblicate le Commissioni per i Bandi da III al II livello, non appena i Commissari estratti avranno accettato l’incarico. Subito dopo ci sarà l’estrazione per le Commissioni per il passaggio dal II al I livello con le stesse procedure. Sarà anche costituito un nuovo Albo dei Commissari che verrà pubblicato non appena ottenuto da ciascun commissario il permesso alla pubblicazione.

Le OO.SS. hanno chiesto di aumentare i giorni a disposizione dei Ricercatori e Tecnologi per la scelta dei titoli da sottoporre a valutazione, ma poiché non è possibile, si è convenuto che l’Amministrazione invii con qualche giorno di anticipo un messaggio email di avvertimento a tutti i partecipanti ai bandi.

Le OO.SS. hanno anche chiesto di poter essere sentite rispetto le linee guida che l’Amministrazione fornirà alle Commissioni per cercare di rendere il più uniforme possibile il metodo di valutazione.

Per quanto riguarda l’ampliamento del numero dei posti messi a bando per il passaggio dal III al II livello, dovuto ad un aumento delle risorse messe a disposizione del CNR dalla Legge di Bilancio 2021, non sono stati resi noti i numeri da parte dell’Amministrazione. Le OO.SS. hanno chiesto di poter capire come sia stato calcolato l’ampliamento dei posti, poiché durante la discussione è risultato chiaro che i numeri attesi dali sindacati sono lontani da quelli che saranno proposti dall’Amministrazione.

Nel CdA del 19 dicembre 2023 dovrebbe essere deliberato l’ampliamento dei posti sia per il passaggio dal III al II livello che per il passaggio dal II al I livello.

Art. 22 La FLC CGIL ha chiesto espressamente all’Amministrazione CNR di risolvere il problema del personale sottoinquadrato idoneo ai Bandi art.22, scorrendo le graduatorie ancora attive. Il Direttore Generale ha ribadito di aver già ottemperato alle disposizioni di Legge e non poter scorrere le graduatorie ma di essere disponibile a convocare le OO.SS. per discutere alcune proposte per cercare di risolvere la questione.

La FLC CGIL ritiene insufficiente la risposta e sarà pronta al tavolo a tutelare i lavoratori coinvolti.

Precari. La Presidente ha ribadito la sua posizione nei confronti della stabilizzazione dei precari. Inoltre, ha dichiarato che per il reclutamento ci saranno solo concorsi pubblici, nei quali verrà però considerata l’esperienza professionale maturata all’interno del CNR.

La FLC CGIL non può condividere tale decisione e ha chiesto che venga fatta una ricognizione del personale precario dell’Ente, che venga definito un percorso graduale di assunzioni anche sulla base della proroga della Legge 75/2017 al 2026; ha contemporaneamente a chiesto alla Presidente un forte impegno presso il Ministero per ottenere maggiori finanziamenti per reclutare nuovo personale a TI al CNR.


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