La Camera,
premesso che:
il decreto-legge all'esame dell'Assemblea, che prevede disposizioni urgenti in materia di organizzazione delle pubbliche amministrazioni, di agricoltura, di sport, di lavoro e per l'organizzazione del Giubileo della Chiesa cattolica per l'anno 2025, è stato significativamente migliorato nel corso dell'esame in sede referente, attraverso l'introduzione di numerose misure volte a migliorare il Sistema-Paese, anche nell'ambito della pubblica amministrazione e delle nuove assunzioni di personale;
lo scorso 19 aprile, la Commissione europea ha avviato una procedura d'infrazione nei confronti dell'Italia (INFR(2014)4231) per abuso di precariato, includendovi i lavoratori del settore dell'Alta formazione artistica, musicale e coreutica;
il sistema di Alta formazione artistica, musicale e coreutica (AFAM) è costituito dai conservatori statali, dalle accademie di belle arti (statali e non statali), dagli istituti musicali ex pareggiati promossi dagli enti locali, dalle accademie statali di danza e di arte drammatica, dagli istituti statali superiori per le industrie artistiche, nonché da ulteriori istituzioni private autorizzate dal Ministero al rilascio di titoli aventi valore legale;
la procedura d'infrazione n. 4231 del 2014 ha richiesto allo Stato italiano l'introduzione di misure volte a prevenire l'abuso dei contratti a termine;
le assunzioni in ruolo dei docenti AFAM sono avvenute, negli ultimi venti anni, esclusivamente mediante lo scorrimento delle graduatorie nazionali dopo aver maturato almeno tre anni accademici di insegnamento;
attualmente circa 400 docenti precari con almeno 3 anni di servizio non hanno avuto la possibilità di inserirsi nelle suddette graduatorie;
al riguardo si segnala che il decreto ministeriale n. 180 del 2023 ha sancito una nuova procedura di reclutamento dei docenti AFAM attraverso l'istituzione dei concorsi di sede, senza prevedere una tutela ad hoc (seppur transitoria) per i docenti precari che hanno già maturato tre anni di servizio e non inseriti nella precedente graduatoria 205-bis;
a seguito delle modifiche apportate in corso d'esame al Senato al decreto-legge 13 giugno 2023, n. 69, all'articolo 11, a decorrere dall'anno accademico 2024/2025, sono state previste procedure di reclutamento straordinarie selettive riservate ai docenti precari AFAM che hanno maturato almeno tre anni di servizio, salvo approvazione del regolamento sul reclutamento;
il suesposto articolo 11 che avrebbe dovuto stabilizzare i 400 docenti precari AFAM con tre anni di servizio, ha invece introdotto una procedura selettiva (il cui esito non è affatto scontato per possibile bocciatura); pertanto la procedura straordinaria di reclutamento è stata rinviata al prossimo anno accademico 2024/25;
l'eventuale assunzione, previo superamento della prova selettiva, avverrebbe soltanto nel 2025/26, quando tutte le cattedre saranno state già coperte dai concorsi di sede previsti dal decreto ministeriale n. 180 a fronte delle facoltà assunzionali già attribuite dal Ministero dell'università e della ricerca alle singole istituzioni;
al riguardo si evidenzia come il suesposto decreto-legge n. 69 del 2023, non affronta, a parere dello scrivente, in maniera esaustiva il problema della precarizzazione dei docenti AFAM, dovuta alla reiterazione dei contratti a termine, per garantire una parità di trattamento, né tuttavia è stato previsto un piano straordinario di stabilizzazione che porti a coprire le immissioni di ruolo;
il medesimo decreto-legge n. 69 del 2023 non assolve peraltro alle indicazioni della Commissione europea per chiudere la procedura d'infrazione suddetta, anzi o causa dell'ennesimo caso di disparità di trattamento in quanto vengono stabilizzati soltanto i volontari dei Vigili del fuoco e nessuna procedura straordinaria è prevista per i docenti precari AFAM;
risulta urgente e necessario prevedere pertanto, anche a decorrere dall'anno accademico 2023/24 una procedura straordinaria riservata finalizzata all'assunzione in ruolo attraverso una «prova orale e per titoli» per i docenti con tre anni di servizio, predisposta sulla base dei titoli di servizio e di studio posseduti e del giudizio di idoneità conseguito in un'apposita prova orale di natura didattica (una lezione simulata per dimostrare la capacità di insegnamento della disciplina per la quale si concorre),
impegna il Governo
a valutare l'opportunità di adottare ogni iniziativa utile, anche a carattere normativo, affinché sia garantita una procedura straordinaria di stabilizzazione dei docenti precari che abbiano maturato almeno tre anni di servizio nel sistema dell'Alta formazione artistica, musicale e coreutica.