AFAM: dal 19 gennaio le richieste di finanziamento dei programmi d’intervento di ammodernamento strutturale e tecnologico

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Il Ministero dell’Università e della Ricerca con decreto dirigenziale 15679 del 30 dicembre 2022 ha pubblicato con 6 mesi di ritardo e allo scadere dell’esercizio finanziario 2022, le indicazioni operative per la presentazione, mediante modalità telematiche, delle richieste di finanziamento per gli interventi di ammodernamento strutturale e tecnologico delle istituzioni AFAM. Per tali finalità sono stanziati € 118.429.737. Di questi

  1. € 18.429.737 sono destinati a programmi d’interventi che prevedano una richiesta di finanziamento al Ministero di importo non inferiore a € 200.000 e non superiore a € 1.000.000 (risorse relative al capitolo 7312, pg. 3)
  2. 100 milioni di euro sono destinati a programmi d’interventi che prevedano una richiesta di finanziamento al Ministero di importo non inferiore a € 1.000.000 e non superiore a € 10.000.000 (risorse relative al capitolo 7312, pg. 4)

In caso di incompleto utilizzo delle risorse di una tipologia di interventi le risorse residue vanno a incrementare l’altra tipologia.

Le risorse provengono

  • per gli interventi di cui al punto a) dal fondo finalizzato al rilancio degli investimenti delle amministrazioni centrali dello Stato e allo sviluppo del Paese per il periodo 2020-2034 istituito dall’art. 1 commi 14, 15 e 24 della Legge 160/19.
  • per gli interventi di cui al punto b) dal Fondo per l’edilizia e le infrastrutture di ricerca per il periodo 2021-2035 istituito dall’art. 1 comma 549 della Legge 178/20.

I criteri di riparto sono stati definiti dal Decreto Ministeriale 338 del 1° aprile 2022 recante “Criteri e modalità di riparto delle risorse relative agli interventi di edilizia ed acquisizione di attrezzature didattiche e strumentali destinate alle Istituzioni AFAM”. In tale decreto sono definiti anche i limiti annuali delle risorse disponibili

Le richieste di finanziamento dovranno essere trasmesse unicamente in modalità telematica, a partire da giovedì 19 gennaio 2023, mediante apposita piattaforma informatica di cui verrà comunicato successivamente il link di accesso con le relative credenziali. La chiusura del modello informatizzato, che ha valore di trasmissione formale, dovrà avvenire, a pena di esclusione, entro e non oltre le ore 16.00 di

a) mercoledì 19 aprile 2023, per i programmi di cui alla lettera a)

b) martedì 18 luglio 2023, per i programmi di cui alla lettera b).

Sono ammesse alla presentazione delle richieste di finanziamento tutte le Istituzioni AFAM di cui all’art. 1 della legge 508/1999 (Istituzioni AFAM, statali comprese le Istituzioni statizzate e l’Istituto di studi superiori musicali non statale della Valle d’Aosta).

Il modello di domanda, si compone di 4 schede (A, B, C e D), le quali dovranno essere compilate secondo le modalità descritte dall’allegato al dd 15679/22.

Di seguito sintetizziamo gli elementi più rilevanti dell’investimento.

Tipologia di interventi finanziabili

I programmi d’intervento, relativi a progetti di livello almeno definitivo, riguardano la costruzione, ristrutturazione, miglioramento, ivi compreso l’ampliamento, messa in sicurezza, adeguamento sismico, efficientamento energetico di beni immobili adibiti o da adibire alle attività istituzionali, con esclusione degli interventi di edilizia residenziale.

Tipologia di beni immobili

I beni immobili devono risultare, al momento della domanda, di proprietà:

  1. delle Istituzioni AFAM, ovvero acquisibili con risorse proprie o di enti pubblici o privati. In tal caso, l’Istituzione deve possedere, al momento della presentazione della domanda, un contratto preliminare di acquisto registrato e dimostrare di disporre della piena disponibilità delle risorse per l’acquisto dell’immobile;
  2. dello Stato, concessi in uso gratuito alle Istituzioni AFAM per una durata pari ad almeno 19 anni prorogabili;
  3. di enti territoriali o altri enti pubblici, concessi in uso gratuito alle Istituzioni AFAM per una durata residua non inferiore a quella di cui al punto precedente;

Nella procedura informatica dovrà essere allegata la documentazione atta a dimostrare il titolo di possesso dell’immobile (inclusa la vigente visura catastale) e l’eventuale dichiarazione d’impegno da parte dell’ente proprietario della concessione dell’immobile. L’atto di concessione dovrà essere prodotto dall’Istituzione entro 60 giorni dalla eventuale comunicazione dell’ammissione a finanziamento.

Con riferimento alle caratteristiche dell’immobile, vanno indicati gli spazi per l’amministrazione ubicati nell’immobile e la ripartizione delle superfici rispetto alle funzioni istituzionali svolte nella sede. I dati già disponibili nella procedura nuclei risultano già precompilati nella procedura.

Per gli interventi previsti su immobili dichiarati di interesse culturale, ai sensi della normativa vigente (d.lgs. 22 gennaio 2004, n. 42 e ss.mm.ii.), dovrà essere allegata la relativa documentazione.

Interventi per immobile

I programmi di edilizia possono essere relativi anche a immobili differenti, purché ubicati in sedi autorizzate dell’Istituzione AFAM. Per ciascuno di essi vanno descritti sinteticamente gli interventi qualificanti da realizzare e vanno riportati i relativi costi per lavori, forniture e impianti comprensivi di IVA e oneri per la sicurezza.

Inoltre devono essere resi disponibili

  • la descrizione della qualità dell’intervento in relazione alla funzionalità, alla sicurezza, alla sostenibilità ambientale ed alla innovazione tecnica
  • gli elaborati progettuali (in formato pdf. accessibile) del livello minimo richiesto per la tipologia d’intervento
  • la dichiarazione del progettista di conformità del progetto (definitivo o esecutivo) ai requisiti espressi dalla vigente normativa in materia di lavori pubblici.

Presentazione dei programmi

Le istituzioni AFAM possono presentare un programma unitario di interventi per ciascuna tipologia di interventi. Per programma unitario si intende la realizzazione di uno o più interventi purché tra loro coordinati in vista della realizzazione di un obiettivo unitario di maggiore funzionalità, recupero o sviluppo delle strutture disponibili per le attività istituzionali delle Istituzioni AFAM.

Codice unico di Progetto (CUP)

Il progetto d’interventi relativo al singolo immobile deve essere identificato dal Codice Unico di Progetto (CUP).

Costi

È necessario indicare il costo complessivo del programma (inclusivo di IVA), distinguendo la quota dell’eventuale cofinanziamento delle Istituzioni AFAM posta a carico del proprio bilancio o assicurata da altri enti, da quella posta a carico delle risorse di cui al d.m. n. 338/2022.

Occorre indicare quadro analitico dei costi per ciascun immobile che vanno riportati al netto delle spese per eventuali imprevisti, che rimarranno in ogni caso a carico dei bilanci delle Istituzioni AFAM. In particolare occorre indicare

  • i costi per lavori e forniture, impianti, oneri per la sicurezza e IVA
  • le spese tecniche e le eventuali spese per arredi e attrezzature, nonché quelle necessarie all’utilizzo delle stesse. Qualora le spese tecniche per arredi e attrezzature non si prestino ad una suddivisione per immobile, le stesse potranno essere imputate complessivamente all’immobile principale.

Ammissibilità delle spese

Sono ammissibili

  • le attività avviate e le spese sostenute a decorrere dal 1° gennaio 2022, ivi incluse le eventuali spese di progettazione, per l’esecuzione dei lavori, per gli impianti e per le forniture necessarie alla realizzazione del programma
  • le spese per arredi e attrezzature, ivi compresi i costi necessari all’utilizzo delle stesse, quali ad esempio la installazione, le licenze software e la formazione del personale entro il limite del 10% del costo complessivo, sempre che siano inerenti alla fruibilità degli immobili.

Sono escluse le spese relative a interventi già finanziati con altro finanziamento ministeriale.

Cofinanziamento

Le Istituzioni AFAM possono cofinanziare i programmi d’intervento con risorse a carico del proprio bilancio o con risorse di altri enti pubblici e privati deliberate successivamente al 1° gennaio 2022.

Nella scheda dei costi va allegata la documentazione attestante la copertura finanziaria della quota a carico del soggetto richiedente. Occorre, a tal fine, rendere disponibile sia la delibera del CdA, sia la verifica del Collegio dei revisori dei conti. Nel caso di cofinanziamento a carico di altri soggetti va resa disponibile la convenzione o altro atto sottoscritto dal legale rappresentante dell’ente che cofinanzia.

Valutazione dei programmi

I programmi sono valutati da un’apposita Commissione, composta da 5 componenti e nominata con decreto del Segretario Generale, sulla base dei seguenti criteri

Criterio

Punteggio massimo

Rilevanza del programma ai fini di riequilibrio delle disponibilità edilizie, in relazione al rapporto tra la popolazione studentesca e disponibilità edilizie per attività istituzionali (mq), con esclusione degli spazi in locazione, autocertificate dalle Istituzioni e validate dai nuclei di valutazione. Gli studenti dei corsi di livello base o propedeutico sono computati con peso 0,3

20

Compartecipazione finanziaria da parte del proponente o di altri enti pubblici o privati

20

Economicità in rapporto alla dimensione della popolazione studentesca e tenuto conto di interventi su immobili dichiarati di interesse culturale

20

Qualità, in relazione alla funzionalità, alla sicurezza, alla sostenibilità ambientale ed alla innovazione tecnica delle soluzioni adottate

20

Immediata cantierabilità dell’intervento

20

Cronoprogramma

Premesso che gli interventi relativi a tutti gli immobili dovranno essere, comunque, compresi nella programmazione dei lavori 2022-2024, l’istituzione dovrà indicare la tempistica relativa

  • alla verifica preliminare del progetto definitivo o esecutivo e relativa validazione (allegando obbligatoriamente il relativo verbale qualora sia già stata effettuata)
  • alla determina a contrarre per l’avvio della procedura di affidamento dei lavori, espletamento della procedura di gara, inizio dei lavori, ultimazione dei lavori e piena funzionalità dell’opera (collaudo opere/lavori).

Erogazione dei finanziamenti

A ciascuna Istituzione sarà disposta un’anticipazione massima complessivamente pari al 20% del finanziamento attribuito. Le quote successive sono erogate previo monitoraggio della quota anticipata, in relazione allo stato di avanzamento delle spese e fino al 90%. Il saldo del restante 10% viene erogato successivamente al collaudo e al rilascio delle certificazioni previste.

Obblighi

Pena la revoca dei contributi assegnati, l’istituzione ha l’obbligo di completamento dell’opera e di mantenimento della destinazione d’uso della struttura per almeno diciannove anni e, comunque, fino alla completa erogazione del finanziamento assegnato, se successivo al predetto periodo. In caso di eventi e cause di forza maggiore, può essere autorizzata, con decreto del Ministro, la parziale realizzazione dell’opera, con una proporzionale riduzione dei contributi assegnati.

Monitoraggio

La Direzione Generale delle istituzioni della formazione superiore effettua il monitoraggio dello stato di realizzazione degli interventi finanziati. In caso di impossibilità a realizzare il programma finanziato e/o di violazione degli obblighi previsti, l’assegnazione viene revocata con decreto del Ministro.


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