FLC CGIL CISL FSUR ANIEF
Dopo 45 giorni di c.d. ‘prorogatio’, durante il quale l’INAPP ha atteso la nomina del nuovo Presidente da parte della Ministra Calderone, l’Istituto vigilato dallo stesso Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali (MLPS) si ritrova senza un rappresentante legale e a breve, vista l’imminente scadenza del mandato del Direttore Generale, si troverà anche senza la direzione della gestione amministrativa.
Malgrado ormai da mesi, a tutti gli incontri istituzionali avuti con i referenti del MLPS le Organizzazioni Sindacali abbiano fatto presente la situazione in cui l’INAPP si sarebbe venuto a trovare da lì a poco tempo e che, dunque, fosse necessario avviare le procedure per la nomina del Presidente, le nostre richieste sono cadute nel vuoto.
Preoccupante è il silenzio e l’immobilismo del Ministero del Lavoro, impegnato in una interminabile riorganizzazione interna alla quale viene sacrificato qualsiasi altro compito istituzionale, compresa la vigilanza sul proprio Ente di Ricerca, abbandonato in un limbo istituzionale nel quale è chiamato a gestire non solo se stesso ma anche un delicato momento di riorganizzazione in conseguenza della soppressione dell’ANPAL e al passaggio del personale che deve essere integrato nel proprio organico. Ma sui modi, sui tempi e, soprattutto, sulle attività da svolgere c’è ancora totale incertezza.
Si tratta di una situazione incomprensibile e non sostenibile, stante le importanti funzioni che lo Statuto dell’INAPP assegna alla figura del Presidente e la funzione di vigilanza che il MLPS riveste nei confronti dell’ente. Sono passati 45 giorni senza alcun tipo di comunicazione al personale e ai sindacati sul futuro dell’Istituto.
Nella totale assenza di chi dovrebbe vigilare, si sono tentate azioni amministrative “fantasiose” nelle quali un CDA avrebbe dovuto assumere i compiti della Ministra, nominando un “rappresentante legale” dell’Istituto (in sostanza, un Presidente facente funzioni) e avrebbe dovuto prorogare il Direttore Generale, ignorando quanto stabilito dal nostro Statuto, che, in questo caso specifico, non prevede l’istituto della “proroga”. Azioni che sarebbero potute risultare illegittime, come esplicitato dagli Organi di controllo interni.
Quanto tempo ancora dovremo sopportare tutto questo? Quando il MLPS deciderà che è arrivato il momento di agire i propri compiti nei confronti dell’Ente di Ricerca vigilato?
Le OOSS chiedono con forza che tale situazione venga risolta in tempi brevi. È cruciale che sia designato alla guida dell’Istituto una personalità che dimostri di avere non solo elevate competenze nel mondo della ricerca, ma anche le giuste capacità per rilanciare davvero l’unico ente pubblico di ricerca oggi esistente in Italia che si occupa di analizzare e valutare le politiche pubbliche del nostro Paese.
Ci vuole concretezza e senso di realtà. Chiediamo soluzioni che siano ispirate all’interesse generale dell’Ente.