Istat, FLC CGIL: fuori l’istituto dal mercato delle nomine

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Roma, 3 aprile – “Esprimiamo ancora una volta seria preoccupazione per l’operato del Governo e dei rappresentanti di tutti i gruppi parlamentari rispetto ad una nomina di altissimo profilo come quella del futuro Presidente dell’Istituto Nazionale di Statistica, un ente di ricerca la cui autonomia e indipendenza da qualsiasi forma di influenza esterna non può in alcun modo essere messa in discussione”. Sono le parole del segretario generale della FLC CGIL, Francesco Sinopoli.

“Dopo i ripetuti rinvii della votazione ci troviamo ora di fronte a ricostruzioni giornalistiche che dipingono alcune imminenti nomine, tra cui quella del Presidente dell’Istat, come oggetto di “trattativa” tra le forze politiche di maggioranza e opposizione. Uno scenario indegno – sottolinea Sinopoli – che mette seriamente a rischio la credibilità e l’autorevolezza dell’ente di ricerca che produce e certifica l’informazione statistica ufficiale del Paese. A riguardo non possiamo che augurarci che tali ricostruzioni vengano smentite e che nessuna forza parlamentare si presti a simili giochi”.

“Lo ripetiamo ancora una volta: per individuare il futuro presidente dell’Istat si deve procedere nel pieno rispetto della legislazione europea, con una call aperta a tutti gli interessati e procedure trasparenti di valutazione. L’Istat non può in alcun modo essere oggetto di scambi politici, pena la perdita di credibilità non solo della statistica ufficiale, ma dell’Italia stessa e del suo Governo”. Conclude Sinopoli.


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