Lavoro ATA. Semplificare per migliorare (4): restituzione a gennaio dei fondi di funzionamento sottratti alle scuole a dicembre

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Nel corso dei mesi primaverili ed estivi del 2022 i sindacati scuola e l’amministrazione ministeriale dell’istruzione si sono incontrati numerose volte per esaminare il “cahier” di quelle che abbiamo chiamato “molestie burocratiche” affinché esse vengano eliminate semplificando le procedure, evitando le duplicazioni, riducendo all’essenziale i monitoraggi, estromettendo dalle scuole quelle incombenze che sono di carattere amministrativo non scolastico e che sono state scaricate sulle scuole per un malinteso concetto di autonomia e che invece nulla hanno a che fare con l’autonomia scolastica.

Quali le principali questioni che occorre mettere in agenda perché siano risolte?

Innanzitutto abbiamo sistematicamente segnalato al Ministero innumerevoli problemi di intoppi amministrativi che con pochi passaggi di natura procedurale e informatica possono essere risolti senza particolare fatica. In questa categoria si inquadrano la gestione delle assenze su SIDI, il dialogo con la funzione del Programma annuale, rapporto con NoiPA in merito al rapporto di lavoro ecc. Occorre a questo proposito creare un meccanismo virtuoso tale per cui a segnalazione scolastica e sindacale segua una presa in carico del problema a cui dare riscontro di possibile soluzione o meno: ciò nel presupposto che la segnalazione di una difficoltà e il suggerimento eventuale di risoluzione non sia presa come pura lamentela ma come stimolo al miglioramento dell’azione amministrativa.

Ma oltre a ciò occorre mettere in cantiere un vero e proprio progetto di semplificazione che si proietti nel medio periodo giungendo anche a chiedere modifiche legislative se ciò si rende necessario per sviluppare una vera liberazione del lavoro nelle scuole.

Segnaliamo la quarta misura (vedi la prima, la seconda e la terza) che si rende necessaria per liberare le scuole dalle molestie burocratiche, intese come incombenze non scolastiche cioè non immediatamente finalizzate al lavoro di istruzione.

RESTITUZIONE A GENNAIO DEI FONDI DEL MOF E DI FUNZIONAMENTO SOTTRATTI ALLE SCUOLE A DICEMBRE

I fondi delle economie del MOF sottratti alle scuole il 31 dicembre dal POS vengono restituiti alle scuole ad aprile o talora a maggio con grave pregiudizio del lavoro e del rapporto con personale e fornitori.

Inoltre, i finanziamenti sia per il funzionamento amministrativo e didattico (che viene erogato con ritardo) sia per i fondi FESR vengono erogati molto tempo dopo che i progetti sono stati chiusi e rendicontati esponendo le istituzioni scolastiche a solleciti di pagamento o a sofferenze finanziarie nel caso abbiano effettuato il pagamento con anticipo di cassa.

I fondi sottratti dal Mef a dicembre debbono essere restituiti alle scuole entro gennaio dell’anno successivo e i fondi dei progetti e del funzionamento devono essere erogati tempestivamente in modo da poter anche effettuare pagamenti delle attività già concluse.


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