Il Resto del Carlino
Di Massimiliano Mariotti
“Stesso paese, stessi diritti”. Lunedì 19 febbraio anche ad Ascoli arriverà il camper di FLC e CGIL per l’Italia.
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La carovana giovedì ha iniziato il tour marchigiano con le 13 tappe previste per difendere i diritti legati a lavoro, studio, istruzione e ricerca. A non convincere affatto è il disegno portato avanti dal Governo sull’autonomia differenziata che finirà per arrecare gravi disagi soprattutto ai territori locali. Una linea che, favorendo la privatizzazione della scuola, potrebbe finire per disunire il paese riducendo diritti e retribuzioni. “Il momento centrale di questa iniziativa che sta attraversando tutto il paese sarà il dibattito previsto per lunedì 19 alle 17 alla libreria Rinascita – commenta Enzo Di Vita, segretario provinciale FLC CGIL Ascoli –. Il vero protagonista sarà questo camper itinerante. Avremo anche qui un pomeriggio suddiviso in due momenti. Non parleremo soltanto di autonomia differenziata, ma anche di tematiche importanti quali la sicurezza sul lavoro, i problemi legati al personale docente della scuola, l’inadeguatezza del sistema nazionale rispetto all’ambito europeo. La mattina del 19 avremo un incontro col sindaco Terrani e il preside dell’Isc Folignano-Maltignano. Martedì mattina invece saremo a San Benedetto in piazza del mercato. In maniera simbolica concluderemo l’iniziativa il 21 incontrando il sindaco di Amandola per consegnare il camper ai colleghi di Macerata”.
L’inflazione continua a produrre dati allarmanti. Nel triennio 2022-2024 si è arrivati quasi al 18% e nella legge di bilancio il Governo è riuscito a coprire soltanto il 5,8% della perdita del potere d’acquisto dei salari. Oltre 400 euro al mese la diminuzione stipendiale stimata per docenti e personale Ata. “Il punto comune è partire dalla difesa dei principi della Costituzione – aggiunge Barbara Nicolai, segretaria CGIL – richiamando appunto il diritto allo studio, quello ad un lavoro stabile nonché la sanità che deve essere pubblica e universale. L’autonomia differenziata rischia di amplificare le differenze sociali già presenti in Italia. Le mosse pianificate inevitabilmente avranno ricadute preoccupanti su tutti gli aspetti della vita delle persone. Come faccio a garantire gli stessi diritti in tutto il territorio se poi in ogni regione attuo sistemi tutti diversi l’uno dall’altro. Senza una cabina di regia a livello nazionale le differenze non diminuiranno, ma aumenteranno a livello territoriale”.
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