UNITI E UGUALI: la FLC CGIL Napoli ha partecipato alla manifestazione nazionale del 17 marzo 2023 contro l’autonomia differenziata

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La FLC CGIL Napoli ha partecipato a “Uniti e Uguali” la prima manifestazione nazionale del 17 marzo indetta a Napoli per affermare il valore della solidarietà nazionale proprio nella data dell’anniversario dell’Unità d’Italia, contro il DDL Calderoli sull’autonomia differenziata.

All’iniziativa organizzata dai sindaci di Recovery Sud con la Lega delle Autonomie Locali, il Tavolo No Ad, il Coordinamento per la Democrazia Costituzionale e il Sindacato Medici Italiani, hanno partecipato, tra gli altri, anche l’Associazione nazionale partigiani d’Italia (Anpi), la Cgil e la Uil Campania, il Movimento 24 Agosto per l’equità territoriale, Prc Campania, Carta di Venosa, Futuro Meridiano.

Tra i sindaci hanno aderito, oltre a quello del Comune di Napoli Gaetano Manfredi, il sindaco di Bari Antonio Decaro, il sindaco di Pesaro e presidente Anci Matteo Ricci, il sindaco di Bologna Matteo Lepore, i sindaci di Caserta e Benevento (Carlo Marino e Clemente Mastella) e il primo cittadino di Catanzaro, Nicola Fiorita, dal presidente della Regione Puglia Michele Emiliano. Oltre, naturalmente, a tutti gli amministratori della Rete Recovery Sud, da Verbicaro a Polizzi Generosa, da Quisquina a Corato, da Acquaviva delle Fonti a San Severo, con l’aggiunta dello scrittore e meridionalista Pino Aprile.

Aderiscono alla lotta contro l’autonomia differenziata sindaci, medici, docenti, lavoratori, imprenditori, liberi professionisti, commercianti, artigiani, pensionati, disoccupati che credono nella necessità di superare le gravi diseguaglianze che condannano il nostro Paese dividendoci in cittadini di serie A e di serie B, a partire dallo scandalo della mortalità infantile, più alta del 50% al Sud, e dei viaggi della speranza a cui sono condannati ogni anno 41mila minorenni meridionali.

Si vuole frenare l’emorragia di giovani che abbandonano il Mezzogiorno.

Si persegue uniformità dei diritti e degli investimenti pubblici su tutto il territorio nazionale e lotta agli sprechi e alle inefficienze che contribuiscono ad aggravare i divari territoriali.

L’autonomia differenziata allarga la forbice tra Nord e Sud per cui bisogna contrastarla per promuovere progetti di collaborazione tra le due aree del Paese che consentano a entrambe di crescere.

Perché l’Italia può tornare a essere una grande nazione solo se smettiamo di chiuderci nell’egoismo delle piccole patrie e ci rialziamo tutti insieme.